Dalla Val Masino alla Val dei Ratti. Lasciata l’auto nelle vicinanze del Ponte del Baffo, sulla strada provinciale che sale a Cataeggio (607 m), si raggiunge la piccola frazione di Cevo e si prende il sentiero che sale in Valle di Spluga.
Dopo avere superato il ponte sul torrente Spluga e incrociato il Sentiero Italia che arriva da Filorera, inizia la salita in direzione Nord-Ovest che passa per Corte del Dosso (1.450 m), Corte di Cevo (1.800 m) e Casera Spluga (1.900 m).
A quota 2.100 m si passa a fianco del Laghetto di Spluga, poi si costeggia il Lago medio di Spluga e quindi si arriva al grande Lago di Spluga (2.180 m). Lasciandolo sulla destra ci si dirige verso Nord-Ovest sulla direttissima che risale la ripida valletta arrivando al Passo Primalpia (2.480 m), oppure si sta un po’ più a sinistra e si percorre il sentiero ufficiale, meno ripido.
Sulla destra del passo c’è la Cima del Calvo (2.967 m) e sulla sinistra la Cima del Desenigo (2.844 m). Seguendo i segnavia si scende per la Valle dei Laghi; a quota 2.320 m si costeggia il Lago dal Marzel e poi si devia, facendo un traverso verso sinistra, sul Sentiero Bonatti. Arrivati a un trivio si va a destra per scendere al Bivacco Primalpia (1.980 m), ben attrezzato.
Il percorso entra nel bosco e raggiunge il Torrente Ratti (1.430 m) che si supera proseguendo sul sentiero che diventa una stradina sterrata. Raggiunta Tabiate si prosegue fino a Corveggia (1.200 m) dove a destra parte la deviazione per la frazione di Frasnedo. Si continua a sinistra, passando da Chié Ucci e Alpe Moledana, e si passa dall’omonimo bacino artificiale (900 m).
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Seguendo i binari del Tracciolino si transita sotto la frazione di Casten poi si incrocia la strada VASP. Qui si prende il sentiero che termina a Verceia (203 m) sita sul fianco del Lago Mezzola.
Percorso (EE) di 27 chilometri, dislivello positivo 1.910 metri, no fontane.
Giorgio Gemmi
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