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La storia del passo del Bernina

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Storia passo Bernina – Il passo del Bernina è un valico alpino in territorio svizzero a 2.330 metri che mette in comunicazione la Valposchiavo con l’Engadina. La salita è lunga 33,4 km con pendenza media del 5.3% e inizia poco dopo Tirano (prima del confine italo-svizzero).

Dal Dizionario Storico della Svizzera)
Importante via di passaggio fra nord e sud dei Grigioni, nel Medioevo era considerato secondario, perché i traffici passavano per Chiavenna e per i valichi occidentali. Nel 1410, su richiesta di varie comunità valtellinesi, le comunità di valle grigionesi dell’Alta Engadina, di Poschiavo e di Brusio si impegnarono ad assicurare la manutenzione del sentiero fino a Piattamala, allo sbocco della val Poschiavo.

La via del Bernina acquisì importanza con la conquista grigionese della Valtellina (1512) e in quanto rappresentava il collegamento più breve con Venezia, città cui i Grigioni erano legati da rapporti di amicizia; risalgono a quell’epoca le prime indicazioni sul percorso (20 miglia, cioè  34 km, fra Poschiavo e Pontresina). Sul versante sud, nei primi decenni del XVI sec. si utilizzava la cosiddetta via orientale attraverso Pisciadel (1478 m), da cui passò l’ambasceria veneziana che il 25/26.12.1526 riuscì faticosamente a varcare il B.

Storia passo Bernina – Talvolta si saliva al passo per la cosiddetta via occidentale (Cadera-Cavaglia-val Pila), ampliata nel 1555. Benché il territorio di Poschiavo si estendesse anche a nord del Bernina, Poschiavo e Pontresina avevano entrambe l’obbligo di mantenere agibile la strada fino a due croci poste sul passo, presso il lago della Crocetta.

Storia passo Bernina – Nelle vicinanze del lago sorgeva già nel 1519 un ospizio dotato di cappella, eretto dal pontresinese Thomas Maurici; qui, sulla Piazza vecchia, c’era anche una stazione di cambio, che nel 1570 fu trasferita sulla riva nordoccidentale del lago Bianco, a Pian dal Cambrena. Berninahäuser era allora un insediamento abitato tutto l’anno, con stalle per cavalli. Nel 1544 la giurisdizione dell’Alta Engadina fissò nuove regole per la manutenzione della strada sul versante nord: tenere aperta la strada d’inverno era compito della sola Pontresina, che però era autorizzata a riscuotere un pedaggio.

Il traffico sul passo raggiunse il suo apice a metà del XVI sec., quando la Francia, per avere contatti rapidi e sicuri con Venezia, istituì un collegamento postale fra Coira e l’Aprica (1548): il percorso era suddiviso per contratto fra otto agenti postali di diverse località (fra cui Pontresina, Poschiavo, Tirano, Aprica).

Storia passo Bernina – Con l’apertura, nel 1593, del nuovo valico di S. Marco tra Bergamo e Morbegno, da cui si poteva proseguire per lo Spluga, il Bernina perse importanza commerciale, ma continuò a venire utilizzato. Nel 1650 vi venivano prelevati dazi su castagne, canapa, lino, sapone, ferro, panno, seta, formaggi, nonché tributi sul bestiame straniero. La carrozzabile fu costruita negli anni 1842-65, seguendo pressappoco il tracciato della vecchia via orientale; la linea delle Ferrovie retiche, che si snoda piacevolmente nella zona della via occidentale, risale al periodo 1908-10. A partire dagli anni ’60, lungo la strada sono sorte funivie e sciovie.

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