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La storia del piroscafo Plinio, affondato nel 2010

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piroscafo PlinioIl Plinio è uno dei battelli a pale che hanno fatto la storia della navigazione a vapore sul Lago di Como. Il piroscafo, varato nel 1903, rimase in servizio fino al 1963. Nella nostra foto è stato ritratto il giorno 11 febbraio 2008.

COSTRUZIONE – Nel 1902 la “Lariana” (Compagnia Navigazione Laghi del Lario) commissiona alla Escher & Wyss di Zurigo la costruzione di un battello a vapore con 750 tonnellate di stazza e dimensioni pari a 53,16 m di lunghezza per 11,50 m di larghezza. Il battello entrò in servizio sul lago di Como nella primavera del 1903.

RE D’ITALIA – L’eleganza e raffinatezza del salone di ballo e degli ambienti del Piroscafo erano molto rinomati tra la first class di inizio Novecento tanto che il 28 maggio 1927 il Piroscafo Plinio insieme al Piroscafo XXVIII Ottobre fa da scorta d’onore al Piroscafo Savoia, a bordo del quale vi era il Re d’Italia Vittorio Emanuele III in crociera sul lago di Como.

VELOCE – Il Plinio è stato uno dei piroscafi a vapore, a pale, più rapidi della flotta lariana. La velocità di crociera era di ben 29 km/h e se oggigiorno fosse in servizio sarebbe stato il più veloce natante convenzionale in circolazione sulle acque lacustri di Como.

DISARMO – Nel 1963 è posto in disarmo alla diga di Como, dieci anni più tardi è venduto al Centro Nautico di Colico che lo ormeggia per 26 anni nel porto del paese, con funzione di frangi flutti, il motore disinstallato e venduto.

VERCEIA – Nel 1999 viene acquistato dall’Hotel La Barcaccia a Verceia, che lo trasporta sul Lago di Novate Mezzola, ormeggiandolo all’ingresso della struttura ricettiva. Il fumaiolo e la cabina vengono smontati per consentirne il passaggio sotto il ponte del passo a Sorico, poi viene rimontato soltanto il fumaiolo.

VINCOLO – Nell’agosto 2008 il Plinio è vincolato dalla Direzione Regionale Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia attraverso un decreto di interesse storico e culturale in seno alla Legge Urbani del 2004 (Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio). In quel momento si trattava del più antico piroscafo a vapore ancora esistente in Italia.

AFFONDAMENTO – Il pomeriggio dell’8 dicembre 2010 l’imbarcazione è affondata davanti a “La Barcaccia”, finendo sul fondo del lago, in una giornata segnata dal maltempo e da forti raffiche di vento, quasi certamente a causa della mancata manutenzione.

CAUSE E CONSEGUENZE – Nessuno ha assistito alla scena, ma la mattina dell’affondamento alcuni cittadini notarono un’eccessiva inclinazione del piroscafo, forse a causa dell’acqua imbarcata all’altezza di una caldaia. Sul piano ambientale non ci sono state conseguenze in quanto i motori erano stati smontati.

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