Borgo delle streghe – Sostila si trova in Val Fabiolo, una piccola e selvaggia valle laterale della Val Tartano, nel comune di Forcola, in provincia di Sondrio. È posizionato a circa 820 metri di altitudine ed è raggiungibile solo a piedi: per accedervi bisogna percorrere una mulattiera o un sentiero immerso nel bosco.
Questo lo rende un luogo davvero fuori dal tempo, lontano dal traffico e dal caos. Il borgo mantiene ancora intatta la sua struttura medievale con case in pietra locale, tetti in piode e strette viuzze che raccontano storie antiche.
Quello che rende Sostila davvero particolare, oltre alla sua posizione isolata, è il fatto che venga chiamato “il borgo delle streghe”. Questo soprannome nasce da leggende oscure e affascinanti, tramandate di generazione in generazione, che contribuiscono ad aumentare il fascino misterioso di questo villaggio alpino.
Un po’ di storia
Sostila ha origini antichissime, probabilmente risalenti al Medioevo, anche se molte case sembrano databili a periodi ancora più antichi, come il XVI secolo. Per secoli è stato abitato da piccole comunità di contadini e pastori che vivevano di agricoltura e allevamento, sfruttando i terreni terrazzati e i boschi circostanti.
Nel 1928 il borgo contava ancora circa 120 abitanti, ma con il passare dei decenni, come accaduto in molte altre zone montane, è iniziato il lento spopolamento. Nel 1961 erano rimaste solo 14 persone. Il paese è poi stato abbandonato quasi del tutto, ma mai dimenticato.
Ancora oggi, durante l’anno, alcuni discendenti degli abitanti originali tornano a Sostila per curare le case, ristrutturarle o semplicemente per godersi il silenzio e la bellezza del luogo. In particolare, ogni prima domenica di agosto, si celebra la festa della Madonna della Neve, un momento in cui il borgo si riempie nuovamente di voci, musica e tradizione.
Sostila è uno dei pochi borghi fantasma alpini che riesce a trasmettere così intensamente la sensazione di tempo sospeso, conservando la sua identità senza essere trasformato in attrazione turistica di massa.
Le leggende da brivido: “le streghe di Sostila”
Il vero elemento distintivo di Sostila è il suo legame con il mistero e le storie di stregoneria che popolano l’immaginario collettivo della zona.
Una delle leggende più inquietanti è quella delle “Streghe dell’Era”. Si racconta che in una casa appartata di “Via dell’Era” vivessero tre sorelle molto strane. Una sera, un ragazzo curioso le spiò e vide che, al suono dell’Ave Maria, le donne si toglievano la testa, la pettinavano e poi sparivano nel camino, per poi riapparire intatte. Questo racconto, inquietante e surreale, è uno dei più citati da chi visita il borgo.
Un’altra leggenda narra di processioni notturne di figure incappucciate che si muovono silenziosamente lungo il sentiero che collega i paesini della valle. In una storia, a un uomo fu consegnata una candela durante una di queste apparizioni: all’alba, la candela si era trasformata in un osso umano.
Non si tratta solo di fantasie: in epoca storica, in Valtellina, come in molte altre aree alpine, esisteva una vera e propria caccia alle streghe. Questi racconti sono quindi l’eredità culturale di un passato dove superstizione, religione e paura dell’ignoto si mescolavano profondamente.
Queste storie, trasmesse oralmente per generazioni, rendono Sostila un luogo carico di fascino, perfetto per chi ama scoprire il lato oscuro e leggendario delle Alpi.
Cosa vedere e fare a Sostila
Nonostante le sue dimensioni ridotte, Sostila offre diverse esperienze per chi decide di visitarlo.
Il primo elemento da vivere è il cammino stesso per raggiungerlo: una passeggiata tra castagni, muschio, ruscelli e panorami mozzafiato, che prepara il visitatore a entrare in un mondo sospeso.
Arrivati al borgo, si possono esplorare le case in pietra, alcune ancora ben conservate, con tetti in lastre di roccia (le “piode”), cortili interni, vecchi portoni e segni di vita passata. La chiesetta della Madonna della Neve è il cuore spirituale del villaggio, ed è visitabile in occasione della celebrazione annuale.
C’è anche chi, attratto dalle leggende, cerca la casa delle streghe o i luoghi citati nei racconti popolari, in un vero e proprio percorso tra mistero e folclore.
Per gli amanti del trekking, la Val Fabiolo e la Val Tartano offrono numerosi percorsi naturalistici. L’escursione a Sostila può essere anche parte di un anello più ampio, magari passando per altri piccoli nuclei rurali abbandonati.
Infine, per i fotografi, il borgo è una miniera d’oro: ogni angolo ha una sua poetica malinconica, perfetta per chi ama catturare la bellezza silenziosa dei luoghi dimenticati.
Visitare borgo streghe
Se stai pensando di visitare Sostila, ecco alcuni consigli pratici per goderti al meglio l’esperienza:
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Attrezzatura adeguata: indossa scarponcini da trekking – il sentiero può essere scivoloso e dissestato.
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Porta con te acqua e cibo: nel borgo non ci sono negozi, ristoranti né fontane funzionanti.
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Rispetta il luogo: molte case sono private o instabili, non entrare senza permesso e non lasciare rifiuti.
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Evita l’inverno: nei mesi freddi il sentiero può essere ghiacciato o innevato. Primavera e estate sono i periodi ideali.
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Parcheggio: lascia l’auto nei pressi di Sirta o lungo la SP11 per la Val Tartano, dove iniziano i sentieri per Sostila.
Un ultimo consiglio? Goditi il silenzio. Questo è uno di quei posti dove il rumore della civiltà scompare, lasciando spazio a pensieri lenti, aria pulita e suggestioni senza tempo.
Borgo streghe
Sostila non è solo un borgo fantasma: è un angolo d’Italia che conserva ancora la memoria di una vita semplice, la forza della natura, e l’inquietudine del mito. È perfetto per chi cerca un’escursione fuori dal comune, per chi ama camminare e ascoltare le storie che solo i sassi possono raccontare.









