STORIA DELL’IMPIANTO IDROELETTRICO DI PREMADIO
Questo invaso è alimentato, nel complesso, dalle acque del fiume Adda, che nasce non lontano dai due bacini sul monte Ferro, nonché dalle portate del canale dello Spöl, del canale Gavia-Forni-Braulio e del nuovo canale Viola Bormina.
La portata complessiva dell’invaso Cancano II e di San Giacomo è di 187 milioni di metri cubi di acqua: essi alimentano la centrale idroelettrica di Premadio, sita anch’essa nel comune di Valdidentro.
La diga di Cancano II ha una capacità di 123 milioni di metri cubi d’acqua e la sua quota di coronamento è collocata a 1902 metri sul livello del mare. Il suo bacino è alimentato dal acque provenienti dall’invaso confinante e da nuovo canale Viola.
COM’ERA CANCANO PRIMA DELLA DIGA?
La diga è di tipo ad arco gravità ed ha un’altezza massima di 136 metri. La lunghezza del coronamento è di 381,367 metri.
La diga di Cancano I (o diga di Fraele) venne completata nel 1933. A seguito della crescente domanda di elettricità l’Azienda Elettrica Municipale di Milano decise di realizzare una nuova diga.
LA COSTRUZIONE DELLA DIGA DI SAN GIACOMO
I lavori cominciarono nel 1953 e terminarono tre anni dopo nel 1956, serrando la valle a quota 1900 metri sul livello del mare attraverso la costruzione di uno sbarramento con la modalità dell’arco a gravità, già utilizzato per la vecchia diga di Cancano I.
I RESTI DI DIGAPOLI NEL LAGO DI CANCANO
L’allagamento del bacino comportò la sommersione della vecchia centrale elettrica alimentata dalle acque provenienti dal bacino di San Giacomo e la sommersione della vecchia diga di Cancano I. Queste due opere sono tuttora visibili quando la diga di Cancano II è vuota.
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