Con la macchina si percorrono gli ultimi 14 chilometri che separano Tirano da Prà Campo passando per Baruffini e Prà Baruzzo poi al termine della strada asfalta, si parcheggia in prossimità della ex Caserma della Finanza (1.696 m).
Da qui si prosegue su una stradina sterrata che sale fino alle ultime di baite di Prà Campo dove, sulla sinistra, inizia il sentiero che va verso Pian Cavallino (1.938 m). In prossimità di un capitello in legno, proseguendo in direzione Nord, si continua su un percorso segnato verso la Val di Braga, poi all’Alpe Bratel.
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Arrivati a Grum Sur (1.914 m) si devia sul sentiero di destra che sale ripido verso Dosso Maggiore per poi fare un traverso che compie un semicerchio e sale ai 2.640 m del Passo Portone. Bellissimo il panorama sulle Alpi Orobie, sulla vicina cima rocciosa del Masuccio, il lontano Monte Combolo e i vari laghetti della sottostante Alpe Schiazzera.
Una volta scesi dal passo e raggiunto il lago Schiazzera (quello più grande) si imbocca verso sinistra la vecchia strada militare della Prima Guerra Mondiale, che si mantiene su quota 2.400 metri, arrivando a una deviazione che sale al Monte Schiazzera. Qui si prosegue verso il Monte della Croce (2.250 m). In prossimità della croce inizia un piccolo sentiero che scende ripido al Rifugio Schiazzera (2.097 m).
Puntando verso Ovest si risale il lato della montagna per un centinaio di metri di dislivello fino ad intercettare il Sentiero Italia; seguendolo si scende all’Alpe Sovo (1.750 m) dove inizia una stradina sterrata che prosegue per l’Alpe Ghiaccia (1.660 m). In questo maggengo parte una traccia poco segnalata che, con vari sali/scendi e percorrendo anche un tratto molto sconnesso, fa anche un lungo traverso e raggiunge il punto di partenza.
Percorso (EE) di 23 chilometri, dislivello positivo 1.550 metri.
Giorgio Gemmi
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