Rottamare un veicolo rappresenta oggi una scelta strategica per chi desidera acquistare un’auto nuova, più efficiente e meno inquinante.
Il processo di rottamazione, che coinvolge diverse fasi burocratiche e costi, è spesso accompagnato da incentivi economici che ne rendono più conveniente l’adozione. Vediamo nel dettaglio come funziona questa pratica, quali sono i costi da sostenere e i nuovi incentivi statali aggiornati per il 2024-2025.
La rottamazione è una procedura che prevede la demolizione completa del veicolo presso un centro autorizzato. Non si tratta solo della distruzione fisica dell’auto, ma anche della sua cancellazione dal Pubblico Registro Automobilistico (PRA), con la conseguente cessazione dell’obbligo di pagare bollo e assicurazione e del diritto a circolare su strada.
È importante sapere che tutti i veicoli possono essere rottamati, purché non siano soggetti a un fermo amministrativo o a ipoteche. In questi casi, è necessario prima risolvere il debito pendente per poter procedere. Prima della demolizione, conviene rivolgersi a un’officina specializzata per verificare se qualche componente è ancora vendibile, dato che il mercato dei ricambi originali è in crescita.
Per effettuare la rottamazione, il proprietario può rivolgersi direttamente a un centro di demolizione autorizzato o, più comodamente, affidarsi a una concessionaria che offre il servizio, spesso in abbinamento a incentivi sull’acquisto di un’auto nuova.
La documentazione necessaria alla demolizione comprende la carta di circolazione e il certificato di proprietà. Se questi documenti sono smarriti, occorre presentare una denuncia alle autorità competenti. Oggi, grazie ai certificati digitali, i dati possono essere recuperati online dal centro demolizioni.
Al termine della procedura, il centro autorizzato rilascia un certificato di rottamazione, documento fondamentale che attesta l’avvenuta demolizione e la cancellazione dal PRA. La consegna di questo certificato libera il proprietario da qualsiasi responsabilità legata al veicolo.
Costi e incentivi aggiornati per la rottamazione
In Italia la rottamazione in sé non comporta costi diretti verso il centro demolizioni. Tuttavia, il proprietario deve sostenere alcune spese fisse per la cancellazione dal PRA, che includono:
- Tassa di 9 euro per la richiesta di cancellazione;
- Diritti di motorizzazione pari a 27 euro;
- Diritti di agenzia di 32 euro.
Se l’auto non è marcia, va considerata anche la spesa per il carroattrezzi, che può variare tra 80 e 100 euro.
Nuovi incentivi statali 2024-2025
Il Governo ha introdotto una serie di incentivi per favorire la rottamazione e l’acquisto di veicoli a basse emissioni, elettrici o ibridi. Dal 3 giugno 2024, è possibile accedere a contributi sull’acquisto di auto nuove o usate, oltre che su veicoli commerciali, attraverso il portale ufficiale dedicato.
Gli incentivi variano in base a diversi fattori:
- Se si acquista un’auto nuova elettrica con prezzo inferiore a 35.000 euro (IVA esclusa), l’incentivo può arrivare fino a 7.500 euro senza rottamazione, e fino a 13.750 euro con rottamazione di un veicolo Euro 0, 1 o 2;
- Per auto plug-in hybrid con emissioni di CO2 tra 21 e 60 g/km e prezzo massimo di 45.000 euro, il contributo può arrivare a 10.000 euro con rottamazione;
- Per veicoli ibridi con emissioni tra 61 e 135 g/km e prezzo inferiore a 35.000 euro, l’incentivo arriva a 3.000 euro con rottamazione.
Gli incentivi sono differenziati anche in base alla categoria Euro del veicolo da rottamare, con valori decrescenti dal modello Euro 0 fino a Euro 5. Per esempio, rottamando un veicolo Euro 3 e acquistando un’auto elettrica, l’incentivo può arrivare fino a 12.500 euro.
Oltre alle auto, anche i veicoli commerciali elettrici e ibridi godono di incentivi specifici, che variano in base alla massa complessiva del veicolo e alla tipologia di motorizzazione. Per i veicoli commerciali elettrici, si va da un incentivo di 2.200 euro per mezzi fino a 1,49 tonnellate fino a 18.000 euro per camion con massa fino a 7,2 tonnellate, se abbinati alla rottamazione.
Per chi non possiede un veicolo da rottamare, sono comunque previsti incentivi ridotti ma comunque significativi, anche per l’acquisto di veicoli usati di ultima generazione, purché rispettino determinati limiti di emissioni e prezzo.

La rottamazione nella pratica: ruolo della concessionaria d’auto (www.valtellinamobile.it)
La concessionaria d’auto svolge un ruolo centrale nella rottamazione e nell’acquisto di un nuovo veicolo. Queste aziende, che operano in base a concessioni con case automobilistiche, offrono spesso servizi integrati di permuta, rottamazione e vendita.
Le concessionarie possono essere specializzate nella vendita di auto nuove o usate e dispongono di reparti dedicati alla manutenzione e alla gestione della documentazione. Proprio per la rottamazione, la concessionaria facilita l’iter burocratico, occupandosi della consegna del veicolo al centro demolizioni autorizzato e della trasmissione del certificato al PRA.
Inoltre, grazie agli accordi con i produttori, le concessionarie sono il canale privilegiato per accedere agli incentivi statali e alle offerte promozionali legate all’acquisto di vetture a basse emissioni.
Per i clienti, affidarsi a una concessionaria significa scegliere una soluzione più rapida e conveniente rispetto alla gestione autonoma della rottamazione, con il vantaggio di poter usufruire immediatamente degli sconti e dei bonus previsti.

Cos’è e come funziona la rottamazione di un veicolo (www.valtellinamobile.it)







