Un grande senso di responsabilità è essenziale per chi va in montagna: uno degli argomenti più dibattuti è quello del pagamento del servizio di soccorso, in particolare con l’eliambulanza, dati i costi in carico al Servizio sanitario nazionale, quindi alla collettività, che possono essere molto elevati.
CONSAPEVOLEZZA – È determinante far capire quanto sia indispensabile una consapevolezza maggiore per i frequentatori della montagna. I nostri tecnici del CNSAS compiono oltre mille interventi l’anno solo in Lombardia e purtroppo, in alcuni casi, si trovano in presenza di situazioni in cui le persone soccorse non avevano nemmeno l’attrezzatura minima richiesta per quel tipo di escursione, mancavano dell’equipaggiamento e dell’abbigliamento adeguati, oppure erano privi di competenze alpinistiche e fisiche e senza alcuna cognizione delle condizioni meteorologiche o dell’ambiente alpino. Imprudenze che, oltre a costare in termini di denaro pubblico, possono persino arrivare a mettere a rischio l’incolumità dei soccorritori.
QUANDO CHIAMARE SOCCORSI – I cittadini pagano le tasse e quindi hanno diritto al soccorso: quando c’è davvero la necessità, quindi, è meglio chiamare, anche per evitare di aggravare la situazione. Ma per quali interventi? Ogni intervento è complesso, un caso a sé, in alcune circostanze è abbastanza chiaro se si tratta di chiamate ingiustificate oppure no. Il CNSAS è un’associazione di tecnici volontari, selezionati, formati e addestrati secondo criteri molto rigorosi.
COMPETENZA COMPARTECIPAZIONE – La compartecipazione alle spese da deve però inibire la richiesta di soccorso in caso di reale necessità. I soldi non vanno comunque al CNSAS, ma al Servizio sanitario regionale. Non spetta quindi al CNSAS decidere se il ticket sia dovuto o meno ma riferiremo sui dettagli dell’operazione, sulla dinamica dell’incidente e in merito alle effettive condizioni di urgenza.
ELIAMBULANZA – Il tecnico di elisoccorso del CNSAS fa parte dell’equipaggio presente sull’eliambulanza insieme con il pilota, il medico e l’infermiere. Ogni volta che l’elicottero non può intervenire, di notte o perché le condizioni meteorologiche non lo permettono, operano le squadre territoriali delle Delegazioni lombarde (Bresciana, Orobica, Valtellina – Valchiavenna, Lariana e Speleologica). In Lombardia il servizio di elisoccorso è gestito da AREU (Azienda regionale di emergenza e urgenza), con cinque basi di volo regionale.
Fonte: Soccorso alpino e speleologico lombardo