Le auto non arrivano nel borgo fuori dal mondo
La Val Codera è uno di quei luoghi che si raccontano con un pizzico di magia: una valle laterale della Valchiavenna, nel territorio di Novate Mezzola (provincia di Sondrio, Lombardia), che conserva un’atmosfera quasi incontaminata.
Ciò che rende la valle davvero speciale è che non è raggiungibile da strada carrozzabile: ci si arriva solo a piedi (oppure, in certi casi, in elicottero).
Questo contribuisce a farla percepire come un “borgo segreto”, perfetto per chi vuole staccare davvero, camminare, ascoltare il silenzio e respirare natura e storia.
Dove si trova e come arrivarci
La Val Codera si trova in Lombardia, nel comune di Novate Mezzola, ed è attraversata dal torrente Codera che sfocia nel Lago di Mezzola.
Punto di partenza tipico: frazione Mezzalpiano di Novate Mezzola. Da qui parte la mulattiera che, con gradini e tornanti, sale verso gli abitati interni della valle.
Il fatto che non ci siano strade per auto fino ai borghi interni (come il borgo di Codera) rende l’accesso un’esperienza: ogni passo conta, ogni tornante è un piccolo traguardo.
Il borgo raggiungibile solo a piedi: Codera
Il nucleo che più di tutti rappresenta questa valle “fuori dal tempo” è il borgo di Codera.
Ecco alcuni motivi per cui merita la visita:
-
Le case sono costruite in granito sanfedelino, materiale locale che dà al borgo un aspetto rustico e autentico.
-
L’accesso è esclusivamente pedonale tramite mulattiera con gradini e tornanti: una “via d’ingresso” che separa nettamente la valle dal mondo più urbano.
-
L’atmosfera è di silenzio, natura, pochi abitanti, viottoli stretti, orti, campanili: quel “ritorno alle origini” che molti cercano.
Il percorso dove le auto non arrivano
Difficoltà e durata
-
Il sentiero da Mezzalpiano fino a Codera richiede buon impegno: non è alpinismo, ma serve essere preparati per una salita con gradini, tornanti e dislivello.
-
Le stime indicano diverse ore per l’andata, a seconda del passo.
Indicazioni pratiche
-
Scarpe da trekking consigliate: terreno montano, mulattiera, gradini in pietra.
-
Acqua, snack, magari bastoncini da trekking se volete.
-
Verificare meteo e condizioni: in alcune stagioni il bosco e i gradini possono essere più impegnativi.
Perché è speciale il percorso
-
Si sale da un fondovalle verso un “mondo sospeso”: la natura avvolge, i rumori urbani scompaiono.
-
Sentire il torrente, attraversare boschi, arrivare al borgo: ogni parte del cammino racconta qualcosa.
-
La mancanza di auto lo rende un’esperienza “lenta”, meditativa.
Cosa vedere e vivere sul posto
Una volta arrivati, ci sono diverse cose che rendono la visita memorabile:
-
Passeggiare tra le case in granito, osservare i balconi, i lavatoi, i piccoli orti. Il borgo stesso è un museo vivo.
-
Ammirare i panorami verso le montagne circostanti, i boschi, le cascate del torrente: la valle ha un contorno “alpino selvaggio”.
-
Fermarsi in un rifugio o osteria locale (come l’Osteria Alpina Codera) per gustare piatti semplici, autentici, magari fatti con prodotti locali.
-
Se si ha più tempo: proseguire oltre il borgo verso l’alta valle, rifugi e percorsi escursionistici per veri appassionati.
Perché vale la pena andarci
Un motivo principale: è raro trovare luoghi così “autentici” e poco accessibili. Proprio per questo la Val Codera ha un fascino unico.
Ecco alcuni “plus” da tenere a mente:
-
Isolamento autentico: senza strade le auto non arrivano, la valle è preservata.
-
Esperienza fisica/mentale: camminare, poi arrivare in un posto che sembra fuori dal tempo.
-
Natura, storia e tradizione si mescolano: dall’estrazione del granito al modo di vivere nei borghi alpini.
Dove le auto non arrivano
-
Meglio evitare in condizioni meteo instabili: nebbia, pioggia, gradini bagnati aumentano la difficoltà.
-
Meglio partire presto al mattino per avere tempo per salire, godersi il luogo e scendere con calma.
-
Portare acqua e snack, anche se ci sono punti di ristoro nel borgo, meglio essere autonomi.
-
Rispetto per l’ambiente: rimanere sui sentieri, evitare rumori, lasciare il luogo com’era.
-
Se si vuole pernottare: valutare con anticipo, perché l’accessibilità “solo a piedi” limita le strutture rispetto alle località più turistiche.










