Territorio

Val Codera: la gemma segreta della Valchiavenna

Val Codera la gemma segreta della Valchiavenna

Gemma segreta Valchiavenna – Se cerchi un luogo davvero fuori dal comune nella zona della Valchiavenna, la Val Codera è una gemma nascosta che pochi conoscono e ancora meno visitano. Questa valle laterale, immersa tra boschi, picchi e silenzio, è l’ideale per chi vuole staccare, camminare e respirare l’alpeggio autentico. In questo articolo ti porto a scoprirla nei dettagli: dall’accesso al perché vale davvero la pena andarci, con consigli pratici e curiosità.


Dove si trova la gemma segreta

La Val Codera è una valle secondaria della Valchiavenna, interamente nel comune di Novate Mezzola, in provincia di Sondrio, Lombardia. 
È attraversata dal torrente Codera che sfocia nel Lago di Mezzola. Wikipedia+1
Una delle sue caratteristiche più affascinanti è che è priva di strade carrozzabili: per raggiungerla occorre una mulattiera o percorso a piedi. 
I paesini all’interno, come Codera stesso, sorgono a quote moderate (es. circa 825 m s.l.m.) ma in un contesto decisamente “isolato”. 
Questa assenza di accessi stradali dà alla valle un’atmosfera intatta, primordiale, perfetta per chi cerca un’escursione non convenzionale e poco “turistica”.


Perché è la “perla nascosta” della Valchiavenna

  • Isolamento autentico: Il fatto che la Val Codera non sia raggiungibile in auto la rende rara e preservata. Pochi la frequentano, il che mantiene una bellezza selvaggia.

  • Paesaggio alpino puro: Tra boschi, torrenti, gradoni lastricati, e viste spettacolari sulle montagne circostanti (ad esempio il Pizzo Badile e il Pizzo Cengalo) la valle offre scorci impressionanti.

  • Atmosfera di un tempo: I borghi sono piccoli, con tradizioni agricole ancora vive (alpeggi, formaggi di capra, coltivazioni terrazzate) e la mancanza di strada la rende una specie di “scoperta” personale.

  • Accessibilità moderata: Non è impossibile andarci, ma richiede impegno: il percorso è ben segnalato ma con salite, gradoni etc. Questo filtra quelli che cercano solo comodità, mantenendo il posto più autentico.


Cosa vedere e fare in Val Codera

Ecco alcune tappe e attività imperdibili nella valle.

Il percorso d’accesso

Il punto di partenza è normalmente la frazione Mezzolpiano di Novate Mezzola. Da lì si prende la mulattiera che, con una ripida sequenza di tornanti e scalini nella roccia, conduce all’abitato di Avedée e poi prosegue fino a Codera. 
Il dislivello e lo sforzo sono presenti quindi occorre un minimo di preparazione: scarpe adeguate, acqua, prudenza. Ma la fatica viene ampiamente ripagata dal paesaggio.

I borghi storici

Nel cuore della valle troviamo frazioni come Avedée, San Giorgio, Cola, Cii, Saline, Bresciadega oltre al centro più noto Codera. 
Il borgo di Codera (825 m) è particolarmente suggestivo perché appare come “isolato dal mondo”. In un articolo viene descritto come “dove risiedono tutto l’anno otto persone al massimo, che si moltiplicano nei weekend” — una fotografia dell’intimità della valle. 
Passeggiando tra le case in pietra, il torrente, i piccoli coltivi terrazzati, si respira una montagna autentica.

Trekking e natura

La valle è perfetta per escursioni: si può salire al rifugio Rifugio Luigi Brasca (quota 1.304 m) partendo da Novate Mezzola. 
Un altro percorso è il celebre “Tracciolino”, sentiero panoramico, in parte scavato nella roccia, che collega la Val Codera alla Val dei Ratti e che è percorribile anche in mountain bike.
La natura è rigogliosa: boschi, torrente, contrasti di luce, silenzio, tipico delle valli alpine poco antropizzate.


Gastronomia e tradizione

Pur essendo una valle isolata, la Val Codera conserva tradizioni agricole alpine autentiche: coltivazioni su terrazzamenti, allevamento di capre, produzione locale di formaggi (ad esempio il “mascarpìn” di capra citato come prodotto tipico della valle). 
Gli abitanti che ancora vivono stabilmente o stagionalmente nei borghi mantengono uno stile di vita semplice, legato alla montagna. Questo contribuisce al fascino da gemma segreta: trovare un crotto, una baita, un sentiero poco battuto.


Quando andarci e consigli pratici

  • Periodo ideale: Da tarda primavera all’inizio dell’autunno, quando i sentieri sono liberi da neve, la valle è verde e l’accesso più agevole.

  • Preparazione: indossa scarpe da trekking solide, porta acqua, protezione solare, magari bastoncini se vuoi. La mulattiera ha scalini e tratti ripidi.

  • Accesso in auto fino a Mezzolpiano, poi si prosegue a piedi. Non arrivare con mezzi motorizzati nella valle.

  • Rispetto per la natura e la comunità: essendo un ambiente fragile e poco antropizzato, mantieni pulizia, silenzio, rispetto per abitanti e ambiente.

  • Tempo a disposizione: Anche solo una mezza giornata può bastare per dare un assaggio, ma per godersi realmente il luogo e magari pernottare meglio dedicare un giorno pieno o più.


La gemma segreta della Val Codera

Scegliendo la Val Codera scegli:

  • la solitudine vera, non solo “meno turisti” ma quasi nessuno rispetto alle mete più famose;

  • la contaminazione minima della natura: niente strada, pochi mezzi, grande silenzio;

  • la sensazione di scoperta, come se trovassi un angolo segreto della montagna;

  • la connessione con la montagna autentica: cammino, passo lento, panorama, ascolto.

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