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La frittella croccante che mangi solo in Valtellina

La frittella croccante che mangi solo in Valtellina

Frittella croccante – Chisciöi (o “chisciöl / chisciol”), la frittella croccante tipica della valle.


Cos’è il Chisciöi

Il Chisciöi è una frittella salata tipica della Valtellina — in particolare della zona di Tirano (provincia di Sondrio) e di diverse località della media e alta valle.

Da un punto di vista della tradizione popolare, è un piatto rustico, “povero”, nato nella cucina contadina: ingredienti semplici, facilmente reperibili nelle zone di montagna, e una preparazione che racconta della vita quotidiana in valle.

La definizione classica lo descrive come una frittella piatta — a differenza di altre frittelle valtellinesi (come gli Sciatt, che sono tondeggianti).

Il nome stesso — “Chisciöi” (o varianti dialettali: chisciöl, chisciol, panel) — richiama una certa tradizione locale, profondamente radicata nel territorio.


Ingredienti & Gusto: cosa lo rende speciale

I Chisciöi sono particolari per il contrasto di sapore e consistenza, dato da pochi ma selezionati ingredienti tipici della Valtellina.

Ingredienti principali

  • Farina di grano saraceno — base rustica, dà un sapore deciso e leggermente nocciolato.

  • Farina bianca (tipo 00 o simile) — per rendere la pastella più elastica e facile da lavorare.

  • Formaggio locale: soprattutto Valtellina Casera (giovane, semigrasso) tagliato a fette o cubetti — questo dà al Chisciöi il cuore filante che è la sua firma

  • Liquidi & aromi: acqua, sale; in alcune varianti anche un bicchierino di grappa (per un tocco aromatico) o birra.

  • Grasso per friggere: in origine si usava strutto o burro chiarificato; oggi molti usano olio o una combinazione più leggera.

Perché piace

  • Crosta croccante + cuore filante: la frittura crea un esterno dorato e croccante, mentre all’interno il formaggio si scioglie in modo avvolgente.

  • Gusto rustico e montano: grazie al grano saraceno e al formaggio di valle, il sapore richiama la tradizione alpina, con un carattere deciso e genuino.

  • Versatilità: può essere servito come antipasto, piatto unico, street‑food rustico, o finger‑food in versione mini.


Come prepararli a casa – Ricetta “classica”

Ecco una versione tradizionale per circa 4 persone, seguendo i metodi tradizionali della Valtellina.

Ingredienti

  • ~300 g farina di grano saraceno

  • ~150–250 g farina bianca tipo 00

  • ~250 g formaggio Valtellina Casera (giovane, semigrasso)

  • Un pizzichino di sale

  • Un bicchierino di grappa (facoltativo)

  • Acqua q.b. per ottenere una pastella liscia e densa

  • Strutto o burro chiarificato (o olio) per friggere

Procedimento

  1. In una ciotola unisci le due farine + sale. Aggiungi la grappa (se la usi), poi l’acqua poco per volta, mescolando con una frusta fino a ottenere una pastella omogenea, densa ma fluida.

  2. Taglia il formaggio a fettine sottili o a cubetti. Se vuoi, usa un coppapasta per ricavare dischi regolari.

  3. In una padella ben calda (idealmente di ferro, come da tradizione), sciogli lo strutto / burro chiarificato (o scalda l’olio).

  4. Versa un cucchiaio di pastella nella padella per formare la base della frittella, adagia il formaggio al centro, poi copri con un altro strato di pastella. L’impasto deve “abbracciare” il formaggio completamente.

  5. Friggi fino a quando la base è dorata e croccante, poi gira la frittella per dorare l’altro lato. Cuoci fino a ottenere una crosta dorata e croccante su entrambi i lati.

  6. Servi subito, ben caldi: solo così il cuore resterà filante e la crosta croccante. Tradizionalmente accompagnati da cicorino o verdure amare, oppure con salumi.

Consiglio: se vuoi una versione più “leggera”, puoi usare solo olio e omettere lo strutto o il burro. In alternativa, cuoci in padella antiaderente con fondo spesso, per meglio trattenere il calore.


Origini, Tradizione e Riscoperta del Chisciöi

  • Il Chisciöi nasce come piatto contadino, economico, in un contesto montano dove gli ingredienti scarseggiavano e bisognava arrangiarsi con ciò che la valle offriva: farina di grano saraceno, acqua, formaggio locale.

  • Tradizionalmente veniva cucinato in padella di ferro, con strutto o burro chiarificato — elementi rustici, comuni sulle tavole delle famiglie di montagna.

  • Nel tempo, con l’evoluzione delle abitudini alimentari e la diffusione di altri piatti (“piatti forti” come i pizzoccheri, per esempio), il Chisciöi era andato in parte nel dimenticatoio.

  • Negli ultimi anni, grazie anche al lavoro della Confraternita del Chisciöl e dei vini del tiranese — fondata nel 2006 — c’è stata una riscoperta e valorizzazione. Le sagre dedicate, le occasioni conviviali, e la promozione del piatto stanno riportando il Chisciöi alla ribalta.

  • Oggi lo trovi nuovamente nei menù di osterie e ristoranti della Valtellina, oppure come street‑food nelle sagre o nelle feste tradizionali — sempre presentandosi con la sua anima semplice, montanara e genuina.


Quando e come gustarlo

Il Chisciöi è perfetto per diverse occasioni:

  • Antipasto rustico: servito caldo, magari con cicoria o verdure amare, oppure con salumi locali come la bresaola della Valtellina.

  • Piatti unici per una cena montanara: abbondante, calorico, perfetto dopo una giornata in montagna o dopo una camminata.

  • Street food o finger food: nella versione “mini” (spesso chiamata “Chisciölin”), è ideale per buffet, sagre, aperitivi, eventi conviviali.

  • Come parte di un’esperienza tipica valtellinese: gustarlo in un ristorante locale accompagnato da un vino valtellinese rende l’esperienza ancora più autentica — un modo di assaporare la tradizione e il territorio.


Qualche consiglio per rispettare la tradizione

  • La padella: tradizionalmente di ferro — assorbe e restituisce il calore in modo uniforme, indispensabile per ottenere una crosta croccante e dorata. Se usi una padella moderna, che abbia fondo spesso, va comunque bene.

  • Il grasso per friggere: strutto o burro chiarificato restano la versione “pura”, ma puoi sostituirli con olio o una versione più leggera se preferisci.

  • Il formaggio: usa un Valtellina Casera giovane (non stagionato) — si scioglie meglio e dà il cuore filante che è parte del “cuore” del piatto.

  • Il consumo: va mangiato subito, appena fritto — il contrasto tra esterno croccante e interno filante è il punto forte. Se si raffredda, perde gran parte del fascino.


Frittella croccante

Il Chisciöi non è solo una frittella: è un pezzo di storia, di cultura montana, di tradizioni contadine. È un piatto che parla di territori, di fatica, di convivialità intorno a un fuoco in alta valle.

In un’epoca in cui si riscoprono sapori autentici e prodotti locali, il Chisciöi rappresenta un ponte tra passato e presente: una ricetta “povera” che, con un po’ di cura, può trasformarsi in un’esperienza gastronomica vera e gustosa.

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