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Ennesimo intervento del SASL che si poteva risparmiare

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intervento del SASLI tecnici della VII Delegazione Valtellina – Valchiavenna sono stati allertati ieri sera verso le 18:00 per il mancato rientro di un escursionista trentenne di Varese. Dopo avere dormito al rifugio Mambretti, in Val Caronno, stamattina il ragazzo è salito sul Pizzo di Scotes e verso mezzogiorno ha sentito i familiari, avvisando che li avrebbe ricontattati nel pomeriggio. Nonostante avesse con sé un telefono satellitare, le comunicazioni erano impossibili e allora il padre si è allarmato e ha chiesto aiuto. La Centrale ha inviato l’elicottero per una ricognizione dall’alto. La montagna però in quella zona è molto frastagliata, con un ampio anfiteatro e il ragazzo non è stato avvistato. Il mezzo è rientrato in base e ha portato in quota una squadra territoriale di soccorritori del CNSAS Lombardo (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico). Nel frattempo, percorrendo uno dei probabili tratti dell’itinerario comunicato, il giovane è stato avvistato, illeso. I tecnici sono scesi con lui fino al rifugio, dove si è fermato, come da programma. È molto importante programmare bene l’itinerario che si vuole intraprendere e comunicare a qualcuno che si conosce le diverse tappe, per risparmiare tempo utile in fase d’intervento. Le comunicazioni via telefono in montagna non sono sempre possibili e questo è un fattore rilevante da tenere in considerazione.

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