Territorio

Il borgo segreto tra le montagne della Valchiavenna

borgo segreto della Valchiavenna

Borgo segreto della Valchiavenna

Immerso tra le montagne della Valchiavenna, il borgo di Savogno rappresenta una gemma nascosta per chi ama natura, storia e silenzio. Arroccato a 932 metri sul livello del mare, sopra le spettacolari Cascate dell’Acquafraggia, Savogno è raggiungibile solo a piedi e coniuga un passato rurale intatto con paesaggi alpini di grande suggestione.
In questo articolo scoprirai: la storia di Savogno, come arrivarci, cosa vedere e perché merita davvero una visita.


Una storia che si respira

Savogno ha origini medievali e nel corso dei secoli ha vissuto come insediamento rurale attivo, collegato per certi versi ai traffici e alle vie montane della zona.

  • Le testimonianze parlano di case in pietra, loggiati in legno e tetti in pioda, che mostrano come l’architettura rurale alpina si sia adattata al territorio ripido.

  • Il borgo ha vissuto anche un periodo di abbandono: a partire dagli anni ’60 circa gli abitanti lo hanno progressivamente lasciato.

  • Oggi Savogno è meta di escursioni e turismo lento, proprio grazie al suo stato intatto e al fatto che è accessibile solo a piedi, il che protegge il suo fascino autentico.

Dove si trova e come raggiungerlo

Savogno si trova nel comune di Piuro, nella provincia di Sondrio, Lomb­ardia, sulla destra orografica della Val Bregaglia/Valchiavenna.

Per raggiungerlo:

  • Si parte dalla località Sarlone (frazione di Borgonuovo di Piuro) e si percorre una mulattiera in pietra che conta circa 2.886 gradini (alcune fonti indicano “oltre 2.700 gradini”).

  • Il sentiero si snoda in boschi, tra terrazze e panorami spettacolari: la camminata richiede un minimo di preparazione, scarpe da trekking e buon ritmo.

  • Il borgo è a 932 metri di altitudine, posizionato su un terrazzo naturale che lo rende sospeso tra cielo e terra.

Cosa vedere a Savogno

Nel borgo ci sono numerosi elementi che rendono la visita davvero speciale:

  • La chiesa parrocchiale dedicata ai Santi Bernardino da Siena e Antonio Abate, consacrata nel 1465, con affreschi del Cinquecento e campanile di forme rinascimentali.

  • Le case in pietra, i loggiati in legno, i tetti in pioda: testimonianza di un modo di vivere alpino che si è adattato al pendio e al clima.

  • Le terrazze coltivate, le fontane antiche, l’accesso solo pedonale: tutti elementi che donano al borgo un’atmosfera “fuori dal tempo”.

  • Il panorama: da Savogno si gode di una vista spettacolare sulla valle sottostante e sulle cascate che raccontano la potenza della natura.

Perché andarlo a visitare

Ci sono diversi motivi per scegliere Savogno come meta:

  • È un’esperienza di turismo lento: niente traffico, niente asfalto: solo passi, natura, quiete.

  • È ideale per chi ama l’escursionismo moderato: la salita è impegnativa ma gratificante.

  • È un borgo che ha conservato la sua autenticità, lontano dai circuiti turistici di massa.

  • Offre scenari perfetti per fotografie, momenti di riflessione e immersione nella montagna.

  • È vicino a un’altra attrazione notevole, le Cascate dell’Acquafraggia, che completano l’esperienza.

Borgo segreto della Valchiavenna

  • Portati acqua, snack, scarpe da trekking: la salita può essere impegnativa.

  • Meglio visitarlo tra primavera e autunno, quando il clima è più favorevole e i panorami più vivi.

  • Evita giornate molto piovose: la mulattiera potrebbe essere scivolosa.

  • Dedica almeno mezza giornata alla visita: per la salita, l’esplorazione del borgo e la discesa.

  • Rispetta l’ambiente: essendo un luogo poco alterato, mantienilo pulito e silenzioso.

Borgo segreto della Valchiavenna

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