29 Marzo 2024 12:38

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L’alpeggio di Foppaccia a Verceia

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L’alpeggio di Foppaccia, sopra Verceia, è bello di suo, ma lo è anche per il panorama che offre sul Lago di Novate, la Valchiavenna, Frasnedo, il Sasso Manduino, la testata della Valle dei Ratti, il dirimpettaio Berlinghera e il Sasso Canale.

Parcheggiata l’auto nei pressi della Chiesa di San Fedele ci si incammina verso il cimitero proseguendo poi su Via Villa (280 m) fino ad imboccare il sentiero per Mongon. Superato il piccolo alpeggio con le baite di Pradello, si intercetta la VASP che si percorrere, per poco tempo, fino all’imbocco del sentiero che sale a Pecendrè (770 m).

Superate le baite diroccate del borgo si continua a percorrere il sentiero che raggiunge l’ampio e panoramico alpeggio di Foppaccia caratterizzato anche dalle belle baite, il campanile della Chiesa dei SS Gioacchino e Anna (1.070 m). A Foppaccia termina la VASP che parte da Verceia percorribile con ticket. Ora, per non ritornare dallo stesso percorso, si può proseguire verso la Valle dei Ratti tenendo però presente che il sentiero presenta alcune insidie dovute spesso alla presenza di fogliame e una frana in Val di Priasca, in parte messa in sicurezza con delle catene, sconsigliato nelle giornate piovose.

Bisogna dirigersi verso le ultime baite a levante dell’alpeggio dove si vede l’inizio della traccia che si mantiene su una quota di 1000 m fino al Torrente Priasca (1.050 m) e al punto critico della frana. Dopo aver superato questo passaggio si arriva ad un vecchio faggio dove una volta partiva un sentiero sulla destra che saliva verso Monte Nuovo e poi andava a La Nave. Ora c’è solo la traccia sulla sinistra che scende ripida a Monte del Drogo; a causa dell’enorme strato di foglie secche è meglio calzare i ramponcini per evitare brutti scivoloni.

Una volta passati da Monte del Drogo (935 m) si prosegue superando la valletta che presenta un piccolo movimento franoso e si continua su un sentiero sommerso da uno strato di almeno 40 centimetri di foglie accumulatesi nei decenni e una staccionata oramai poco sicura.

Superate le acque del Torrente Codogno si va ad imboccare un bel percorso che presenta anche un paio di passerelle in ferro e poi si giunge alle baite di Moledana (1005 m). Qui si passa sul ponticello che supera il Torrente Ratti e percorrendo il lato orografico destro della vallata si va ad imboccare la mulattiera del Sentiero Italia che scende da Frasnedo e continua verso Casten.

Raggiunto e superato il Tracciolino (912 m) si prende l’antico percorso che, incrociando moltissime volte la VASP, arriva alla contrada Corti di Verceia (250 m) e poi si raggiungere il punto di partenza.

Percorso (EE) di 15 chilometri, dislivello positivo 1150 metri, sconsigliato nelle giornate calde, poche fontane
Giorgio Gemmi

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