Dalle 21:00 del 1° agosto fino all’alba del giorno dopo i tecnici della Stazione di Chiavenna sono stati impegnati in un intervento per soccorrere una ragazza che aveva un problema a una caviglia e non riusciva a proseguire. La giovane faceva parte di un gruppo scout, composto da 17 ragazzi. Stavano percorrendo una bocchetta che collega la Val Codera alla Val Bregaglia, al confine con la Svizzera, a 2400 metri di quota. Nei pressi del passo della Teggiola, in una zona caratterizzata dalla presenza di grossi massi e impervia, si sono ritrovati al buio in un canale ripido e instabile. Alcuni di loro erano molto stanchi e smarriti e quindi hanno chiesto aiuto. La Centrale ha inviato le squadre della Stazione di Chiavenna – VII Delegazione del CNSAS Lombardo (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico). Quindici tecnici a piedi in poco tempo li hanno raggiunti, hanno messo in sicurezza la ragazza, l’hanno calata più in basso e trasportata fino all’ambulanza. Gli altri scout, molti dei quali affaticati e in difficoltà, sono stati riaccompagnati a valle. L’intervento è terminato intorno alle 4:00 di ieri mattina.
D’estate i ragazzi di gruppi scout che frequentano ambienti di alta e media montagna sono numerosi e la loro presenza da sempre è un valore per i territori alpini. A volte però si ritrovano in situazioni critiche che possono avere conseguenze drammatiche, perché non conoscono abbastanza le zone in cui si trovano o perché l’equipaggiamento non è sufficientemente adeguato. Certi percorsi, soprattutto in quota, richiedono una preparazione tecnica e un allenamento che solo gli esperti possono avere. Il Soccorso alpino da tempo porta avanti un impegno costante per la prevenzione del rischio a più livelli e proprio in Valchiavenna ci sono già state occasioni di confronto su questo tema, con il coinvolgimento di tutti gli interessati. In montagna preparazione e conoscenza sono il fondamento della sicurezza, in modo particolare per i più giovani.
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