Coloro che desiderano ristrutturare il proprio condominio o villa usufruendo delle detrazioni più elevate devono assicurarsi di iniziare i lavori entro suddetta data, tenendo presente che non sarà più possibile accedere allo sconto in fattura o alla cessione del credito.
L’unico aspetto certo è il quadro delle agevolazioni fino alla fine dell’anno. Tuttavia, la prossima riduzione dell’aliquota non influirà su coloro che hanno già iniziato i lavori ma non riusciranno a completarli entro la fine dell’anno corrente: ai fini dell’agevolazione, conta solo la data di pagamento.
Si ricorda l’obbligo di concludere i lavori per beneficiare dell’apposita detrazione, anche se l’Agenzia delle entrate non ha specificato un termine. È obbligatorio segnalare all’Enea entro cinque anni i dati di coloro che hanno avviato la pratica di Superbonus senza averla conclusa.
Per i condomini che beneficiano dell’aliquota del 110% o del 90%, eventuali spese sostenute dopo il 31 dicembre 2023 saranno soggette alla nuova aliquota del 70% (se confermata).
Per le villette adibite a prima casa, l’aliquota del 70% (se confermata) sarà applicata a eventuali spese sostenute dopo il 31 dicembre 2023, a meno che i proprietari non rientrino nei limiti di reddito previsti e abbiano diritto al Superbonus al 90%.
Villette che beneficiano dell’imposta al 110% Per eventuali costi successivi al 31 dicembre 2023, saranno applicati i tassi standard del bonus casa o ecobonus (50% e 65%) a seconda del tipo di lavoro svolto.
Chi possiede una villetta in questo periodo può ancora usufruire di tassi fino all’80% come sismabonus per il rafforzamento e del 65% per l’ecobonus. Per i condomini, tuttavia, l’unica opzione valida rimane il Superbonus. Per altri tipi di lavori, fino alla fine di quest’anno saranno ancora in vigore il bonus casa con un’imposta del 50%, il bonus mobili per coloro che stanno ristrutturando e il bonus barriere al 75%.