Mobilità

La strada delle Olimpiadi invernali a rischio paralisi

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Statale 38 trafficoPerché la Strada statale 38 dello Stelvio (SS 38) è al centro dell’attenzione

La SS 38 — che collega la Valtellina con l’Alto Adige passando per il Passo dello Stelvio — è una delle arterie fondamentali del nord Italia.

Con i prossimi Milano–Cortina 2026 Winter Olympics, la SS 38 diventerà una delle vie principali per raggiungere le località alpine dove si svolgeranno molte gare: una “via olimpica” insieme ad altre strade (come la SS 36 e la SS 38 Variante).

Ma proprio per questo ruolo — strategico ma delicato — la SS 38 è sotto la lente: perché le premesse non sono rosee, e il rischio di paralisi totale del traffico durante i Giochi è molto concreto.


Statale 38 traffico: cosa dicono le stime

Secondo un’analisi recente, per le gare in Valtellina (località come Bormio, Livigno, Valdidentro, Valdisotto, Valfurva) è previsto un traffico extra significativo. Nella durata degli eventi (circa 17 giorni), il numero totale di veicoli attesi supera di gran lunga il normale flusso.

  • In giornate “normali” durante i Giochi: ~8.000 auto in più al giorno.

  • Nei giorni “clou” (finali, eventi con moltissimi spettatori): fino a ~12.000 auto in più al giorno.

  • Nei momenti di picco orario: 3.000–4.000 veicoli/ora sulle vie di accesso principali come la SS 38.

Questi numeri da soli mettono in evidenza quanto l’impatto possa essere enorme: ritardi, code, congestioni, difficoltà per residenti e pendolari. E la situazione si complica quando si considerano anche altri fattori (cantieri, ZTL, pass, infrastrutture carenti).

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Le criticità infrastrutturali che aggravano il rischio

Molti esperti e amministratori locali — e persino un gruppo politico — hanno lanciato l’allarme: senza interventi urgenti, la SS 38 rischia di andare in tilt.

• Opera chiave mai realizzata: lo “svincolo dei Trippi”

  • Lo svincolo, da tempo annunciato, avrebbe permesso di snellire il traffico, riducendo i punti critici attorno al capoluogo provinciale di Sondrio.

  • La sua mancata realizzazione è vista come un errore strategico: secondo alcuni, proprio questo ritardo infrastrutturale potrebbe essere la causa di blocchi multipli durante i Giochi.

• Tangenziale di Sondrio incompiuta

  • La cosiddetta “tangenziale di Sondrio”, pensata per bypassare il centro, doveva facilitare i flussi, ma i lavori non sono mai partiti.

  • Senza di essa, una parte del traffico — specialmente dei veicoli diretti verso nord o verso le valli — sarà costretto a passare per il centro urbano o percorsi secondari, congestionando nuovamente tutto.

• Cantieri e manutenzioni già in corso

  • Alcuni tratti della SS 38 sono oggetto di lavori di ammodernamento: ad esempio, tra ottobre e novembre 2025 è stata segnalata la chiusura di gallerie importanti per manutenzione.

  • Anche se questi lavori sono necessari per garantire la sicurezza e la transitabilità, durante i giorni dei Giochi rischiano di diventare elementi di strozzatura per il traffico.

Insomma: la combinazione di aumento drastico di veicoli, infrastrutture incomplete, cantieri e nodi critici rende la SS 38 molto vulnerabile.


Traffico Statale 38 – Cosa si sta facendo e cosa resta da fare

Non è tutto perso: esiste un piano di interventi mirati per la viabilità olimpica pensato da SIMICO (la struttura incaricata delle opere per Milano–Cortina) e dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT).

Ecco alcune delle misure in corso o programmate:

  • Realizzazione di una nuova rotatoria a Bormio tra via Peccedi e la SS 38 per sostituire un incrocio a T, da sempre considerato pericoloso e critico per il flusso.

  • Installazione di isole spartitraffico e corsie preferenziali per autobus su via Milano, per facilitare i mezzi pubblici e ridurre l’afflusso di auto private nel periodo dei Giochi.

  • Piano di ZTL temporanee (zone a traffico limitato) nei centri delle località di gara durante le competizioni: accesso consentito solo a chi possiede il “Car Pass” — residenti, seconde case, alberghi, logistica, trasporto merci,

Tuttavia — come segnalano molti — non basta: le opere chiave non realizzate o rimandate (svincolo dei Trippi, tangenziale di Sondrio) rappresentano lacune strutturali che non possono essere compensate soltanto con ZTL o rotatorie.


Le conseguenze se non si interviene con decisione

  • Code croniche e ingorghi ininterrotti: nei giorni di massima affluenza, traffico a rilento, tempi di percorrenza molto più lunghi del normale, difficile accesso alle località di gara.

  • Gravi disagi per residenti e pendolari: non solo turisti e spettatori, ma soprattutto chi vive, lavora o studia in Valtellina e dintorni — con il rischio di ritardi, impossibilità di spostarsi, problemi sul lavoro o a scuola.

  • Impatto sulla logistica e sui servizi essenziali: difficoltà nei trasporti di merci, forniture hotel e negozi, pronto intervento, consegna, etc.

  • Un’immagine negativa del territorio: caos, disagi, proteste — un biglietto da visita poco edificante per chi arriva da fuori, magari per vedere i Giochi o come turista.


Statale 38 traffico cosa serve

La SS 38 è oggi una grande opportunità e al tempo stesso una grande sfida. I Giochi Olimpici del 2026 potrebbero essere una vetrina incredibile per la Valtellina e le aree alpine: turismo, notorietà, crescita economica. Ma se la viabilità non regge, si rischia di trasformare quell’opportunità in un incubo logistico.

È fondamentale che le istituzioni — a livello locale, regionale e nazionale — facciamo un ultimo sforzo: completare le infrastrutture mancanti, rispettare i tempi, coordinare bene i lavori, e mettere in campo un piano di mobilità integrato (bus, treni, parcheggi, ZTL, viabilità alternativa). Solo così si potrà offrire ai visitatori un’esperienza positiva — e ai residenti una mobilità dignitosa, anche in un momento di forte stress come le Olimpiadi.

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