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Prima lupa catturata dai ricercatori nel Parco Nazionale dello Stelvio

prima lupa catturata dai ricercatori nel parco nazionale dello stelvio

prima lupa catturata dai ricercatori nel parco nazionale dello stelvioLupa catturata

È una femmina di due anni la prima lupa catturata nella notte fra il 31 marzo e 1 aprile nel territorio lombardo del Parco Nazionale dello Stelvio.

La cattura è avvenuta nell’area dell’alta Valcamonica, ad opera del gruppo di monitoraggio e ricerca del Parco, con la collaborazione del Dipartimento di medicina veterinaria dell’Università di Milano, dell’Università di Siena, Regione Lombardia e con il supporto del Corpo dei Carabinieri Forestali.

Con buona probabilità si tratta di un helper – un giovane che rimane con il branco di origine in veste di aiutante – del così detto ‘Branco del Tonale’ il cui territorio è a cavallo fra la Valcamonica e il Tonale trentino.

Il lupo è stato dotato di radiocollare e rimesso in libertà subito dopo le analisi biometriche effettuate dai veterinari del team di ricerca.

Da oggi il lupo invierà ai ricercatori preziose informazioni che permetteranno di migliorare le conoscenze relative al comportamento di questa specie così elusiva.


Leggi anche: La storia del lupo senza una zampa nel Parco dello Stelvio


Ricercatori  Parco Stelvio

Da due anni il Parco è impegnato nel progetto di catture di lupo, e dal 2019 ha avviato il progetto di studio Cascate Trofiche, che mira a individuare e descrivere gli effetti generati dal ritorno spontaneo del lupo sui diversi livelli dell’ecosistema, a partire dalle sue prede.

Per quantificare questi effetti, i ricercatori del Parco hanno finora impegnato tecniche quali le fototrappole e la raccolta di campioni organici destinati alle analisi genetiche, che permettono di riconoscere ciascun membro dei branchi stabili presenti nel Parco, fra cui quello del Tonale.

Nelle prossime settimane, la campagna di catture del lupo nel Parco continuerà anche se i ricercatori non si aspettiamo uguale fortuna dal momento che il branco ha già subito un disturbo importante.

L’obiettivo sarebbe quello di catturare un secondo animale, possibilmente uno dei due esemplari riproduttivi, che potrebbero fornire informazioni ancora più importanti sul comportamento del branco.

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