Olimpiadi del traffico – Perché la Valtellina è “a rischio traffico”
Aumento drastico dei veicoli in transito
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Per le gare olimpiche in Valtellina — in località come Bormio, Livigno, Valdidentro, Valdisotto e Valfurva — è stimato un traffico aggiuntivo totale di circa 156.000 veicoli lungo i 17 giorni di eventi (6–22 febbraio 2026) rispetto a un periodo ordinario.
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In giornate “normali” si prevedono ~8.000 auto in più al giorno; nei giorni “clou” (finali, eventi con molti spettatori) fino a ~12.000 auto in più.
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I picchi orari potrebbero arrivare a 3.000–4.000 veicoli/ora nelle principali vie di accesso (ad esempio SS 38, tunnel, strade di montagna), con conseguenti rallentamenti seri e potenziali collassi del traffico.
Tutto questo rende concreto il rischio di un “boom” di traffico, con ingorghi massicci nelle arterie principali verso i siti di gara.
Olimpiadi in Valtellina, saremmo pronti?
Infrastrutture – e limiti – di accesso alla valle
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L’accesso principale alla Valtellina da sud/ovest passa per strade come la Strada Statale 36 del Lago di Como e dello Spluga (SS 36), che collega la Lombardia (all’area di Milano/Lecco) con la valle.
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Queste strade – già sotto stress in condizioni normali – rischiano di essere soverchiate da un flusso così intenso, data la capacità limitata e la forte stagionalità.
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Inoltre, la logistica legata a turismo, seconde case, hotel, alberghi, trasporti di merci e servizi — tutte componenti che si attivano in concomitanza con eventi grandi come Olimpiadi — aumentano ulteriormente la pressione sulla viabilità.
Criticità locali: svincoli mancanti, pressioni su Sondrio
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Alcuni punti critici sono segnalati da amministratori e associazioni locali: per esempio, la mancata realizzazione di uno svincolo (detto “dei Trippi”) viene indicata come un fattore che potrebbe causare paralisi multipla del traffico nella zona di Sondrio, con frequenti blocchi anche ogni ora.
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Le istituzioni locali hanno già segnato la necessità di “misure di mitigazione” se si vuole evitare un collasso del traffico.
In sintesi: l’aumento stimato dei veicoli, un sistema viario che fatica a reggere il traffico normale, e criticità infrastrutturali rendono la Valtellina vulnerabile a disagi gravi durante i Giochi.
Traffico Olimpiadi – Quali misure sono già previste e quanto possono aiutare
Non tutto è lasciato al caos: sono state infatti previste norme e interventi per cercare di gestire il traffico. Ma resta da capire se bastano.
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Saranno attive ZTL “olimpiche” temporanee (zone a traffico limitato) nei giorni di gara, in comuni come Bormio, Livigno, Valdidentro, Valdisotto e Valfurva. L’accesso sarà permesso solo con apposito “Pass Auto”.
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I pass saranno rilasciati a residenti, alberghi, strutture ricettive, logistica, seconde case, operatori autorizzati etc.: in questo modo si tenta di limitare l’accesso indiscriminato di auto non necessarie ai centri sensibili.
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Sono stati stanziati fondi — su iniziativa di Regione Lombardia e la Provincia di Sondrio — per rafforzare la polizia locale e i controlli stradali/urbani: pattuglie aggiuntive, coordinamento delle forze dell’ordine, radioportatili e interventi straordinari.
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Sul fronte infrastrutturale, sono previste opere di adeguamento e miglioramento delle vie di accesso, vie logistiche, segnaletica, gestione dei flussi etc. — parte del “piano viabilità” per le Olimpiadi.
Queste misure possono attenuare l’impatto, ma — come vedremo — hanno limiti intrinseci.
Perché vincere le Olimpiadi del traffico resta un rischio concreto
Limiti strutturali e congiunture difficili da controllare
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Le infrastrutture della valle e gli accessi principali — come SS 36 e altri assi di montagna — non sono progettate per un carico di traffico così alto e concentrato. Anche con ZTL e pass, il volume di auto in arrivo e in partenza nelle giornate di punta può essere tale da generare code massive, lentezze e congestione.
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La geografia montana, le strade strette, i tunnel, le condizioni meteo invernali (nevicate, ghiaccio, curve, salite/discese) aumentano il rischio: un semplice incidente o rallentamento può avere effetti a catena su tutto il sistema di mobilità.
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Se il traffico pubblico e i mezzi collettivi non reggono — o risultano insufficienti rispetto all’afflusso — molti spettatori e visitatori sceglieranno comunque l’auto, aggravando il problema.
Criticità organizzative e logistiche
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Anche con pass auto e ZTL, la gestione degli accessi, dei parcheggi, dei flussi di entrata/uscita richiede un coordinamento enorme: orari di ingresso/uscita, shuttle, flussi misti (residenti, turisti, mezzi di servizio). Errori o sovrapposizioni possono generare caos.
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Alcuni punti critici — come lo svincolo dei Trippi — non saranno realizzati o sono in ritardo: questo potrebbe causare strozzature e blocchi, specialmente in prossimità di Sondrio.
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Le richieste di “pass auto” devono essere gestite online e distribuite: il sistema è una buona idea, ma se non organizzato perfettamente può generare confusione, proteste, auto in attesa, accessi non riusciti, etc.
Olimpiadi del traffico – Impatto su residenti, turismo, ambiente e servizi
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Un traffico massiccio rischia di danneggiare l’esperienza turistica — chi va per le gare, ma anche chi va per turismo/inverno — con code, attese, inefficienze. Potrebbe tradursi in malcontento per locali e visitatori.
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I residenti potrebbero subire forti disagi: spostamenti più lunghi, stress, ritardi, congestione stradale anche per attività quotidiane.
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L’impatto ambientale (inquinamento, emissioni, consumo su vie di montagna) potrebbe essere notevole, contraddicendo parte degli obiettivi di sostenibilità associati a grandi eventi come le Olimpiadi.
Insomma: anche con misure preventive, le condizioni di partenza sono critiche — e basta un elemento imprevisto (meteo, incidente, sovraffollamento) per far saltare tutto.
La Valtellina può vincere le Olimpiadi del traffico, ma non per meriti suoi
Dire che la Valtellina “vincerà” non significa fare un elogio: significa piuttosto riconoscere che le condizioni attuali (carico atteso, infrastrutture, flussi concentrati) la rendono un luogo ad altissimo rischio congestione.
Le misure di regolamentazione del traffico (ZTL, pass auto, controlli, potenziamento servizi) sono necessarie, ma non garantiscono che tutto filino liscio. Per evitare che la “vittoria del traffico” si traduca in disastro, servirà una gestione molto attenta, coordinazione perfetta e anche un po’ di fortuna (meteo favorevole, assenza di incidenti, rispetto delle regole da parte di tutti).





