A riferirlo Laprovinciaunicatv.it
Tangenti per la Variante Tremezzina
Tre dirigenti dell’Anas sono stati iscritti nel registro degli indagati dalla Procura di Milano con l’accusa di corruzione per aver accettato tangenti al fine di influenzare l’assegnazione dell’appalto per i lavori della variante Tremezzina. Questa è una delle accuse che ha portato, all’alba di oggi, gli agenti del nucleo di polizia economico-finanziaria di Milano a effettuare perquisizioni nei confronti di 9 persone indagate e di alcune aziende a loro collegate.
Due dei tre dirigenti indagati, secondo quanto sostenuto dai pubblici ministeri Giovanna Cavalleri e Giovanni Polizzi, avrebbero ricevuto ciascuno diverse centinaia di migliaia di euro dal Consorzio Stabile Sis, la società che ha ottenuto l’appalto per la variante Tremezzina, il cui valore supera i 388 milioni di euro. Il terzo dirigente avrebbe ottenuto una somma inferiore, distribuita tramite il fratello.
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Notizie nazionali
Il cantiere per la variante Tremezzina, che avrebbe dovuto riaprire a settembre per completare i lavori entro la primavera del 2028, ha subito un brusco arresto a causa di contrasti tra Anas, il consorzio e le imprese appaltatrici riguardanti i costi aggiuntivi. Al momento, l’unico cantiere attivo è quello di Colonno, dove si stanno eseguendo lavori di impermeabilizzazione e consolidamento delle gallerie, ma senza attività di scavo o esplosioni, il cantiere è di fatto fermo.
Questa nuova indagine aggiunge ulteriori ombre sull’intero progetto della variante, con i tre dirigenti Anas accusati di aver favorito il Consorzio d’imprese in cambio di ingenti somme di denaro. Nessuno dei tre è attualmente coinvolto nei lavori o nei sopralluoghi degli ultimi mesi.
Anas dichiara che “in relazione all’inchiesta in corso della Procura di Milano relativa ad alcuni appalti su strade della Lombardia e del Nord-Est, Anas Spa esprime piena fiducia nell’operato della Magistratura e sta fornendo tutta la necessaria collaborazione alle Autorità”.