PARTENZA – Arrivati in auto a Morbegno si imbocca la strada provinciale della Valgerola e si parcheggia alla frazione Fenile, nei pressi del ponte sul torrente Bitto di Pescegallo.
Di là dal ponte si imbocca la bella stradina innevata contrassegnata dal segnavia giallo/nero, frequentata anche dagli scialpinisti, che dopo un paio di chilometri sbuca nei pressi della seggiovia di Pescegallo.
Oltrepassata sul lato nord la stazione di partenza ci si porta al parcheggio dove si riprende la continuazione della stradina e arrivati al ponte sul torrente si passa sull’altro versante. Dopo circa 400 metri, in prossimità di due baite, si devia a destra sul sentiero che va alla Casera di Pescegallo. Qui si riprende la stradina innevata che, con una serie di tornanti, prende quota e termina alla diga di Pescegallo.
PANORAMI – Durante la salita i panorami diventano sempre più belli e poi si completano con quelli dell’anfiteatro che sta alle spalle del lago: Cima del Larice, Monte Forcellino, Pizzo della Nebbia e Cima Pescegallo.
Ripreso il percorso della salita e oltrepassata l’Alpe Pescegallo si imbocca a quota 1.750 m la traccia che fa un traverso verso S-O e, raggiunta una serie di paravalanghe, sale a fianco della ripida pista da sci arrivando così al Rifugio Salmurano.
Qui si deve attraversare la pista in direzione Ovest per poi andare ad imboccare la strada di servizio che scende alla stazione di partenza della seggiovia e ripercorrere la stradina fatta al mattino.
Percorso (E) di 14 chilometri, dislivello positivo 750 metri, mettere nello zaino i ramponcini.
Giorgio Gemmi
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