Campanile chiesa San Giuseppe
Il 27 aprile 2023 è stata ripristinata a Grosio la guglia del campanile della chiesa di San Giuseppe, colpita da un fulmine durante la precedente estate.
Leggi anche: Free aree pic nic al Parco incisioni rupestri
Torre Campanaria
La poderosa ed elegante torre campanaria della chiesa dedicata a San Giuseppe, patrono del paese. Su di essa é collocato il più grande e prestigioso concerto di campane della diocesi di Como, realizzato dalla Fonderia Pruneri.
Hotel Sassella***
Ristorante Jim
Da Grosio si raggiunge, oltrepassato l’abitato di Ravoledo, la magnifica Val Grosina una delle valli trasversali della Valtellina tra le meglio curate, che offre al visitatore un insieme paesaggistico di rara bellezza.
Leggi anche: Il grana di Grosio
Grosio fu abitato già in epoca preistorica come testimoniano le oltre 5000 figure incise, databili tra la fine del Neolitico (IV millennio a.C.) e l’età del Ferro (I millennio a.C.), presenti sulla “Rupe Magna” al “Dosso dei Castelli” sulla cui sommità sorgono i resti del castello di San Faustino (Castello Vecchio) e del castello Visconteo (Castello Nuovo).
Nella parte occidentale del colle svetta il romanico campaniletto della chiesa castellana dei Santi Faustino e Giovita; ai suoi piedi due sepolcri scavati nella roccia.
Dal 1355 divenne feudo dei Venosta ed ebbe, a partire dal 1600, intensi rapporti con Venezia attraverso il passo del Mortirolo.
In paese si trovano la Chiesa parrocchiale di San Giuseppe (XVII sec.) con l’elegante torre campanaria e la chiesa di San Giorgio (XII-XV sec.), il cui interno è completamente affrescato con un accostamento di stili e di epoche diverse particolarmente affascinante: di notevole pregio, nella controfacciata, è un affresco di Cipriano Valorsa, pittore grosino del XVI sec. definito “il Raffaello della Valtellina”.