Territorio

Il borgo di pietra sospeso nel tempo

il borgo di pietra sospeso nel tempo

Nel cuore della provincia di Sondrio, tra boschi, rocce e cascate, si nasconde un autentico gioiello della montagna: il borgo di Savogno. Caratterizzato da mura in pietra, stretti vicoli e un’atmosfera fuori dal tempo, questo villaggio incarna la fusione tra architettura rurale, storia medievale e natura incontaminata.

Un viaggio alla scoperta di Savogno: origini, caratteristiche architettoniche, come raggiungerlo, cosa vedere e perché vale la pena inserirlo nella tua lista di luoghi da visitare.


Origini e storia

Savogno nasce come borgo medievale nel territorio della val Bregaglia italiana, facente parte del comune di Piuro, in Valchiavenna.
Storicamente il villaggio era un punto di transito per chi si recava alla città svizzera di Coira (Capitale delle Tre Leghe Grigie) grazie alla sua posizione strategica. 
Nel tempo però, con i cambiamenti dei collegamenti e delle opportunità abitative, il borgo ha subito un progressivo spopolamento fino al suo abbandono definitivo come residenza stabile nel 1968
Oggi Savogno è considerato uno dei “borghi fantasma” della Lombardia, pur conservando un fascino fortissimo e accogliendo visitatori interessati a esperienze autentiche di montagna.


Architettura e ambientazione: il “borgo di pietra”

Il soprannome “borgo di pietra” non è casuale: a Savogno emergono con forza le abitazioni costruite in pietra, i loggiati in legno, i vicoli lastricati, le scale a gradini scavate nella roccia. 
In particolare, si nota una netta distinzione tra le case a più piani destinate all’abitazione e le stalle/baite, testimonianza della vita rurale e pastorale di una volta. 
L’edilizia riflette materiali locali (pietra e legno) e un habitat montano che richiede adattamento: tetti robusti, muri spessi, vie ridotte. Il tutto immerso in un terrazzo naturale che si affaccia sulle Cascate dell’Acquafraggia, un gioiello d’acqua che ha contribuito alla storia del borgo. 
Visivamente si ha un’esperienza quasi “fuori dal tempo”: basti pensare a vicoli silenziosi, assenza quasi totale di traffico motorizzato, e l’integrazione con la Natura alpina che circonda l’abitato.


Come raggiungere Savogno

Raggiungere Savogno non è un’operazione banale: la sua posizione isolata e la strada limitata ne fanno una meta che richiede impegno ma che ripaga con atmosfera e bellezza.

  • Il borgo si trova a circa 932 metri di altitudine.

  • Non è completamente servito da strada carrabile: l’accesso attraverso auto è limitato, mentre uno dei percorsi principali è una mulattiera di circa 2.800–3.000 gradini che sale da località “Sarlone” o “Borgonuovo di Piuro”.

  • Alternative meno impegnative possono partire dalla valle, ma comunque richiedono cammino in ambiente montano.
    Per questo motivo è consigliato: vestirsi con scarpe da trekking, portare acqua, rispettare percorso e condizioni meteo. L’esperienza è perfetta per chi ama il trekking “slow” e i luoghi autentici.


Cosa vedere a Savogno

Pur essendo un borgo piccolo e con poca abitazione stabile, ci sono alcuni punti di interesse che meritano la visita:

  • La chiesa parrocchiale: dedicata a Santi Bernardino da Siena e Antonio Abate, risalente al 1465, con campanile in stile rinascimentale e affreschi interni.

  • La fontana pubblica seicentesca: situata nella parte alta del paese, con doppia canalizzazione (abbeveratoio animali e fonte per persone) originaria delle cure igieniche legate alla peste.

  • Le mura, i portoni in legno, i loggiati: testimonianze dell’architettura rurale locale.

  • Il panorama sul terrazzo naturale: arrampicandosi, si gode di una vista che abbraccia la valle, le cascate, i boschi circostanti.

  • Escursioni nei dintorni: partendo da Savogno, si possono esplorare ulteriore sentieri di montagna, boschi e natura incontaminata.


Perché visitarlo e consigli pratici

Perché vale la pena

  • Per vivere una esperienza autentica lontana dal turismo di massa: Savogno è silenzio, pietra, natura.

  • Per gli amanti del trekking: raggiungerlo è già parte dell’esperienza.

  • Per fotografi e appassionati di paesaggio: le geometrie del borgo + la natura sono suggestive.

  • Per chi ama la storia: il borgo conserva elementi veri di vita alpina, racconti, leggende.

Consigli utili

  • Verifica le condizioni meteo: montagna e sentieri possono essere insidiosi.

  • Porta scarpe da trekking, acqua, snack. Il percorso potrebbe richiedere buona preparazione fisica.

  • Rispetta l’ambiente: il borgo è fragile, ed è importante preservare le tracce autentiche.

  • Tempo consigliato: mezza giornata o giornata intera se vuoi esplorare bene.

  • Periodo migliore: estate/inizio autunno, quando il sentiero è agibile e la vista è nitida.

  • Sii pronto all’isolamento: pochi servizi, poche persone stabili, atmosfera “larga”.


Savogno non è solo un borgo “di pietra” in provincia di Sondrio: è un luogo dove la storia, l’architettura rurale alpina e la natura si incontrano per dare vita a un’esperienza rara. Se cerchi un’escursione che va oltre il semplice panorama, se vuoi camminare su gradini antichi, respirare aria di montagna, entrare in un villaggio che sembra sospeso, allora questo è il posto giusto.
E tu, sei pronto a salire i quasi 3.000 gradini e scoprire questo angolo magico della Lombardia?

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