Case green come cambieranno abitazioni
L’Unione Europea ha raggiunto un accordo per il progetto “Case Green”, un’impresa mirata all’upgrade degli edifici al fine di renderli più verdi e sostenibili.
Grazie a questo accordo, i Paesi membri avranno maggiore libertà nell’attuare operazioni di riqualificazione. Potranno scegliere se focalizzarsi sulla modernizzazione di interi edifici o di singoli appartamenti.
Le nuove direttive permetteranno anche di accelerare la transizione verso l’energia rinnovabile. I Paesi membri avranno la facoltà di creare incentivi per l’installazione di sistemi di riscaldamento e raffreddamento basati su energia rinnovabile.
L’obiettivo è ridurre l’impatto ambientale del settore edilizio, che attualmente rappresenta il 36% delle emissioni di CO2 nell’UE. La riqualificazione degli edifici potrebbe risultare in un risparmio energetico del 60%, apportando un significativo contributo alla lotta contro il cambiamento climatico.
La posizione dell’Italia riguardo alla direttiva verde non è positiva. Infatti, la maggior parte degli appartamenti non è conforme alle normative e i costi per l’adeguamento energetico sono alti.
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Case Green come cambieranno abitazioni
L’efficienza energetica aumenta il valore degli immobili fino al 40%
L’energia di un edificio ha un grande impatto sul prezzo per metro quadro delle proprietà. A seconda della posizione dell’edificio, sia in centro che in periferia, il valore può variare dal 5-6% tra una classe E e una classe D, ma può aumentare dal 14 al 18% se si passa da una classe G a una classe D, e persino tra il 30 e il 40% da una classe G a una A. Coloro che non investono nell’efficienza energetica potrebbero perdere un valore significativo. Un edificio viene classificato in base alle classi energetiche disponibili, identificate da lettere (A, B, C, D, E, F, G), in base al fabbisogno energetico. La classe energetica top è A4, mentre la più bassa è G.
Il panorama immobiliare italiano è caratterizzato da un gran numero di edifici, la maggior parte dei quali costruiti prima del 1971, con circa 35 milioni di unità abitative. Oltre il 55% di queste proprietà rientra nelle classi energetiche più basse, con un consumo energetico fino a 10 volte superiore rispetto agli edifici di classe energetica più efficiente. Ciò comporta una spesa media annuale che ha un impatto significativo sul bilancio familiare, con una differenza di circa 4.000 euro all’anno tra una classe G e una classe A.
Man mano che il tempo passa, il mercato è sempre meno incline a investire in case energivore che pesano sul bilancio. In questo scenario, l’impiego efficace della tecnologia e dei bonus è una strategia essenziale per mantenere il valore di una proprietà che rimane l’investimento principale per molte famiglie italiane. Il motivo di tale aumento di valore risiede nell’incremento del costo dell’energia e nella necessità pressante di ridurre l’uso energetico. Le abitazioni energeticamente efficienti utilizzano fino a 10 volte meno energia rispetto alle case meno efficienti. Ciò si traduce in un risparmio medio annuo per le famiglie che può raggiungere i 4.000 euro. Di conseguenza, le misure di riqualificazione energetica non sono solo un’opportunità per migliorare l’efficienza energetica dell’edificio, ma anche un investimento per aumentare il suo valore di mercato.