Case Green, come cambieranno le nostre abitazioni

Stop alle case energivore Case green come cambieranno abitazioni – L’Unione Europea ha deliberato che, entro il 2030, la maggior parte degli edifici in Europa dovrà appartenere alla classe energetica E per promuovere l’ecosostenibilità e ridurre le emissioni di CO2.

La Direttiva Case Green rappresenta un insieme di disposizioni e norme riguardanti l’efficienza energetica, le quali devono essere rispettate per poter vendere o affittare un immobile. La norma è stata approvata definitivamente dal Parlamento Europeo e prevede che, a partire dal 2030, non sarà possibile affittare o vendere immobili che non rispettano le regole relative alle categorie di efficienza energetica contenute nella Direttiva.

COME COMPRARE CASA SENZA MUTUO

La situazione in Italia riguardo alla direttiva green non è favorevole. Infatti, la maggioranza degli appartamenti non sono conformi alle norme e i costi per l’adeguamento energetico sono elevati.

Come cambieranno le nostre case – Le aziende saranno tenute a favorire e prevedere l’impiego di materiali edili più ecocompatibili, soprattutto di natura biologica e geologica, e metodi di costruzione passivi semplici, a basso impiego tecnologico e validati localmente, al fine di supportare e incentivare l’utilizzo e la ricerca di tecnologie per materiali che permettano il miglior isolamento possibile e il rafforzamento strutturale degli edifici.

Nuove regole per edifici di nuova costruzione

Inoltre, alla luce della crisi climatica e dell’incremento del rischio di ondate di calore estive, è necessario porre particolare enfasi sulla protezione termica degli edifici.

Sarà attribuita grande importanza all’integrazione di infrastrutture verdi, come tetti e muri vegetali, nella pianificazione urbanistica e nella progettazione delle infrastrutture, in quanto possono costituire un mezzo efficace per adattarsi ai mutamenti climatici e per mitigarne gli effetti dannosi nelle aree urbane.

Nuove regole per edifici già esistenti

I Paesi membri dovranno promuovere l’installazione di superfici ricoperte di vegetazione che contribuiscano a trattenere l’acqua piovana, diminuendo così lo scorrimento urbano e migliorando la gestione delle acque meteoriche. Le infrastrutture verdi contribuiscono inoltre a ridurre l’effetto “isola di calore urbano”, rinfrescando gli edifici e l’ambiente circostante durante i periodi estivi e le ondate di calore.

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