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Il borgo senza auto raggiungibile solo a piedi

Il borgo senza auto raggiungibile solo a piedi

Borgo senza auto

Immerso tra le cime della Lombardia, Val Codera ospita il piccolo abitato di Codera, un luogo davvero unico: non raggiungibile in automobile, ma solo a piedi, attraverso una mulattiera che si arrampica nella roccia.

Questo fatto da solo lo rende già speciale, ma ciò che colpisce ancora di più è la atmosfera: case in pietra, panorama verso il Lago di Mezzola, una valle silenziosa dove il tempo pare essersi fermato. Aggiungiamo che la mulattiera è ricca di scalini scolpiti nel granito: un’escursione che è anche esperimento fisico e mentale.


Dove si trova e perché è speciale

Il borgo di Codera è collocato nella Val Codera, una valle secondaria della Valchiavenna, in provincia di Sondrio.

Ciò che la rende davvero speciale è questo:

  • Non è servita da strade carrozzabili per auto o mezzi a motore: l’accesso è esclusivamente pedonale (o con mezzi speciali tipo elicottero).

  • Il sentiero che la collega al fondovalle e al paese di partenza (Novate Mezzola) – in località Mezzalpiano – è una mulattiera ripida, con migliaia di scalini intagliati nella roccia.

  • Il contesto naturale: montagne imponenti, granito bianco (San Fedelino), boschi, torrenti, un’atmosfera alpina autentica. Tutto ciò la trasforma in una meta ideale per chi cerca natura incontaminata, silenzio, un po’ di fatica e una ricompensa paesaggistica e spirituale.


Il percorso: scalini, roccia e panorami mozzafiato

Affrontare il sentiero per Codera significa prepararsi a un’esperienza intensa: non una semplice camminata rilassata, ma un saliscendi lungo gradini scolpiti nel granito, tornanti nel bosco, attraversamenti su roccia viva, momenti di “tutta montagna”.

Ecco i dettagli principali:

Punto di partenza e dati tecnici

  • Partenza: frazione Mezzalpiano (Comune di Novate Mezzola)

  • Arrivo: borgo di Codera

  • Dislivello: circa 800 metri di salita (in alcuni racconti 860 m)

  • Lunghezza: intorno ai 4‑5 km per la sola salita.

  • Difficoltà: escursionistico. Non è casuale: il fondo è spesso roccioso, i gradini sono numerosi, in alcuni tratti servono scarpe da trekking.

I gradini scolpiti nella roccia

Un aspetto che colpisce molto: lungo la mulattiera si incontrano gradini realizzati direttamente nel granito della montagna, frutto del lavoro degli “scalpellini” e delle generazioni che hanno vissuto e comunicato in questa valle. 

Questo rende il sentiero non solo una via di accesso, ma un vero monumento alla fatica e all’ingegno umano in montagna.

Ambiente e sensazioni

Durante la salita:

  • Nei primi tratti, bosco di castagni, betulle, olmi;

  • Poi la roccia domina, il granito appare chiaro, e il sentiero appare scavato in parete.

  • In certi punti si percorrono gallerie paramassi, passaggi stretti, affacci molto panoramici sul lago e sulla valle sottostante.

  • Il panorama si apre gradualmente: ad esempio, dal punto di quota verso Avedée (circa 790 m) si può già scorgere Codera e le cime circostanti.

  • Il traguardo: il borgo stesso, piccolo, silenzioso, abitato – non un villaggio turistico, ma autentico.

Cose da sapere prima della partenza

  • Scarpe adeguate: trekking è consigliato.

  • Acqua e snack: anche se ci sono punti di sosta, meglio essere autonomi.

  • Se si prosegue in inverno o in condizioni non ottimali, informarsi su condizioni neve o ghiaccio.

  • Pianificare tempi: la salita richiede un buon passo; contare 2‑3 ore per la salita, più tempo per soste. Un sito segnala “circa 2 ore” solo per l’andata.

  • Attenzione ai bambini: il sentiero è percorribile anche con bambini ma bisogna valutare esperienza e passo.


Le cose da vedere e vivere a Codera e dintorni

Arrivati a Codera, l’esperienza non finisce con la salita: il borgo e la valle offrono una serie di spunti interessanti.

Il borgo di Codera

  • Cuore abitato: case in pietra, chiesetta, atmosfera montana autentica.

  • È ancora abitato stabilmente (anche se in misura ridotta) nonostante l’isolamento.

  • Possibilità di soggiorno: ad esempio l’Osteria Alpina Codera, piccolo rifugio‑ristorante che accoglie escursionisti.

Sentieri e prolungamenti

  • Oltre alla mulattiera di accesso, c’è il famoso percorso denominato Tracciolino: un percorso panoramico che attraversa gallerie scavate nella roccia e collega la Val Codera alla Val dei Ratti.

  • Escursioni ulteriori in alta valle: per chi desidera proseguire oltre Codera verso luoghi più selvaggi, cime, bivacchi.

Qualche curiosità

  • Il granito dominante è il “San Fedelino”: la montagna in Val Codera è spesso granitica e da qui la particolarità del paesaggio.

  • Le “scale scolpite” sono un elemento al contempo estetico e funzionale: testimonianza di come gli abitanti hanno adattato l’ambiente alla comunicazione e alla vita quotidiana in montagna.

  • Il fatto che non ci siano auto rende la valle silenziosa, privilegiata, quasi “a parte” rispetto al ritmo convulso della vita moderna.


Visitare il borgo senza auto

Ecco alcuni motivi per cui vale la pena visitare Codera, e quando preferirlo:

I motivi

  • Autenticità: un borgo isolato, fuori dalle vie automobilistiche, dove la natura e l’uomo si sono adattati.

  • Esperienza fisica e immersiva: camminare su molti gradini scolpiti nella roccia, faticare un po’, arrivare e sentirsi “qualcosa di speciale”.

  • Paesaggio spettacolare: vista sul Lago di Mezzola, montagne circostanti, atmosfera alpina.

  • Pace e rallentamento: lontano dal traffico, dal caos delle destinazioni turistiche più affollate.

  • Escursioni multiple: sia per chi vuole la semplice andata e ritorno a Codera, sia per chi vuole avventurarsi più a fondo nella valle o nei percorsi collegati.

Quando andare nel borgo senza auto

  • Periodo estivo: quando i sentieri sono puliti, la valle verde, l’accesso più semplice.

  • In primavera o in inizio autunno: se si è abituati e attrezzati, può essere molto suggestivo (meno gente, colori d’autunno).

  • In inverno: occorre verificarne la fattibilità, eventuale neve/ghiaccio, condizioni.

  • Oro suggerimento: evitare giornate troppo piovose o condizioni meteo avverse, perché il sentiero è roccioso e alcuni tratti possono risultare scivolosi.


Ecco alcuni suggerimenti utili per organizzare la visita a Codera, il borgo senza auto:

  • Partenza presto: così hai più tempo, meglio la luce, più tranquillità.

  • Scarpe da trekking con buona suola, bastoncini da trekking se vuoi supporto.

  • Acqua a sufficienza, snack energetici.

  • Controlla la meteo: in montagna il tempo può cambiare rapidamente.

  • Rispetto della natura: essendo un luogo più isolato, va trattato con cura (rifiuti, rumore, rispetto per gli abitanti).

  • Soggiorno: se decidi di fermarti, considera di prenotare in anticipo e di vivere l’esperienza non solo dell’arrivo, ma anche del borgo.

  • Per le famiglie: se hai bambini piccoli, valuta bene la loro condizione fisica; alcune salite sono lunghe e richiedono passo costante.

  • Tempo di percorrenza: considera almeno 2‑3 ore per l’andata, più il ritorno e le soste; meglio avere margine.


Codera borgo senza auto

Il borgo di Codera è un esempio perfetto di come la montagna possa offrire esperienze autentiche: non è la comodità estrema, ma è la ricompensa di uno sforzo, della natura che parla, delle scalinate nel granito che testimoniano epoche e vite. Se stai cercando un’escursione che esuli dal turismo di massa, che ti porti lontano dal traffico e dentro un paesaggio che sembra avere un’anima, Codera può essere la scelta giusta.

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