Notizie Soccorso Alpino Valtellina – La Stazione di Morbegno, VII Delegazione Valtellina – Valchiavenna del CNSAS – Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico, ha inaugurato ieri mattina, domenica 9 novembre, una nuova baita destinata a base di supporto per gli interventi sia estivi sia invernali.
La struttura si trova a 1657 metri di quota, in località Züc a Pescegallo, adiacente alle piste da sci; è stata concessa al CNSAS e servirà per custodire il materiale necessario durante le operazioni di soccorso.
Sarà utilizzata anche per la formazione dei tecnici e per iniziative rivolte alla cittadinanza su prevenzione e sicurezza.
La baita è suddivisa su due piani: al piano superiore uno spazio con una piccola cucina e un letto; al piano inferiore un locale magazzino per l’attrezzatura.
Durante l’evento era presente anche lo stand nazionale del CNSAS, con l’esposizione dei principali dispositivi impiegati dai soccorritori.
Dopo la benedizione del parroco, c’è stato il taglio del nastro e poi si è tenuto un rinfresco per i presenti.
Notizie Soccorso Alpino Valtellina
La Stazione di Livigno del Soccorso alpino ha celebrato i settant’anni dalla fondazione, avvenuta nel 1955, pochi mesi dopo la nascita ufficiale del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico (CNSAS), istituito il 12 dicembre 1954.
Tra le prime in Italia, la Stazione di Livigno ha rappresentato un presidio fondamentale per la sicurezza delle comunità di Livigno e Trepalle, in un’epoca in cui gli inverni assai rigidi e le nevicate abbondanti gravavano per lunghi periodi sulle vallate alpine.
Un evento drammatico contribuì in modo determinante alla consapevolezza dell’importanza del soccorso strutturato: nel gennaio del 1951, alcune valanghe colpirono la zona, causando diverse vittime, tra cui sette donne uccise da un singolo distacco.
Le comunicazioni con l’esterno furono interrotte, lasciando un segno profondo nella comunità locale e determinando la necessità di organizzare un servizio stabile di soccorso per abitanti, pastori, cacciatori e montanari.
Oggi, gli interventi riguardano principalmente le attività sportive e turistiche legate alla frequentazione della montagna.
La Stazione conta 35 soccorritori volontari, formati per operare in ambienti impervi e in condizioni spesso estreme.






