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70 anni per la Stazione di Livigno del Soccorso alpino

70 anni per la stazione di livigno del soccorso alpino

Stazione di Livigno del Soccorso alpino


La Stazione di Livigno del Soccorso alpino ha celebrato nei giorni scorsi i settant’anni dalla fondazione, avvenuta nel 1955, pochi mesi dopo la nascita ufficiale del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico (CNSAS), istituito il 12 dicembre 1954.

La cerimonia si è svolta in località Fopel, alla presenza di numerosi partecipanti, tra cui tecnici, autorità e familiari.

Tra le prime in Italia, la Stazione di Livigno ha rappresentato un presidio fondamentale per la sicurezza delle comunità di Livigno e Trepalle, in un’epoca in cui gli inverni assai rigidi e le nevicate abbondanti gravavano per lunghi periodi sulle vallate alpine.

Un evento drammatico contribuì in modo determinante alla consapevolezza dell’importanza del soccorso strutturato: nel gennaio del 1951, alcune valanghe colpirono la zona, causando diverse vittime, tra cui sette donne uccise da un singolo distacco.

Le comunicazioni con l’esterno furono interrotte, lasciando un segno profondo nella comunità locale e determinando la necessità di organizzare un servizio stabile di soccorso per abitanti, pastori, cacciatori e montanari.

Oggi, gli interventi riguardano principalmente le attività sportive e turistiche legate alla frequentazione della montagna.

La Stazione conta 35 soccorritori volontari, formati per operare in ambienti impervi e in condizioni spesso estreme.

La giornata è iniziata con un’esercitazione tecnica, ben visibile dalla strada vicina, con manovre di barella portantina e soccorso in parete è seguita la celebrazione della Santa Messa da parte del parroco, alla presenza del sindaco e del vicesindaco di Livigno.

Nel corso della giornata si è tenuta anche la premiazione di una quarantina di soci emeriti, ai quali è stato consegnato un attestato per gli anni di servizio e una medaglietta commemorativa per i 70 anni della Stazione.

Numerosi i familiari presenti, circa un centinaio di persone, a testimonianza del sostegno prezioso e silenzioso che accompagna l’attività quotidiana dei soccorritori.

Il pomeriggio è stato all’insegna del divertimento, con gare a tempo su abilità tecniche come la sistemazione delle corde e l’apertura dei moschettoni con una mano sola e canti alpini.

Una giornata di festa e memoria, per rendere omaggio a una storia lunga settant’anni, fatta di passione, impegno e dedizione al servizio della montagna e di chi la vive.


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