Impianti riscaldamento geotermici – Un impianto di riscaldamento geotermico estrae l’energia termica del sottosuolo, per portarla in casa tramite tubi o sonde che si trovano in profondità a 100/150 metri. L’impianto raccoglie il calore e lo cede alla pompa di calore per la distribuzione nell’abitazione,
DUE TIPI – Monovalente, che risponde al fabbisogno energetico di un’unità abitativa; bivalente, integrato con altri generatori di calore.
GEOTERMIA – Questo impianto sfrutta il calore presente nella terra per produrre energia elettrica.
ECOLOGIA – Non prevede combustione e non provoca dispersione di polveri sottili e inquinanti.
Impianti riscaldamento geotermici – Un impianto geotermico domestico è formato da diversi elementi.
POMPA DI CALORE – Che trasferisce il calore dal terreno ai locali.
SONDE GEOTERMICHE – Tubature nelle quali scorre il fluido termovettore che trasporta l’energia termica dal sottosuolo alla pompa di calore. Di tipo verticale, che scendono fino a 150 metri di profondità, o orizzontale e disposte in superficie.
SERBATOIO – Di accumulo, dove l’acqua calda viene immagazzinata per essere distribuita nel momento in cui serve.
EFFICIENZA – Quella della pompa di calore geotermica è molto superiore, dal 30% al 50%, rispetto agli altri impianti dato che producono più energia, sotto forma di calore, di quella necessaria al loro funzionamento (per 4 kWh termici prodotti si impiega 1 kWh elettrico).
COSTI ESERCIZIO – Inferiori del 70% rispetto a gpl, metano o gasolio, oltre al fatto che si produce acqua calda sanitaria che consente l’ammortamento delle spese di installazione.
COSTI INSTALLAZIONE – DA 15.000 a 20.000 euro, a seconda delle dimensioni della casa da riscaldare.
INCENTIVI – Gli incentivi consentono di detrarre i costi di installazione: 65% con Ecobonus e 90% con Superbonus.
DURATA – La caldaia tradizionale deve essere sostituita ogni 25 anni. Con l’impianto geotermico è sufficiente cambiare la pompa di calore, la cui durata media è di 20 anni.