25 Aprile 2024 23:36

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Quando è possibile dividere l’appartamento in due?

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Deroghe Case Green Stop alle case energivoreSpesso è fattibile trasformare un appartamento in due unità abitative più piccole, ma ugualmente confortevoli, che possono rientrare nel settore delle locazioni immobiliari, considerando che le proprietà mono-bilocali e trilocali sono le più ambite. Tuttavia, per suddividere l’abitazione in due porzioni, è necessario soddisfare alcuni requisiti.

In primo luogo, il volume complessivo dell’immobile non deve subire variazioni, il che significa che i metri cubi totali rimarranno invariati, ma ripartiti in modo diverso, senza ampliamenti. Inoltre, la destinazione d’uso dell’immobile non può essere modificata; ad esempio, un immobile commerciale continuerà ad avere tale funzione anche dopo la suddivisione, così come avverrà per un immobile residenziale.

Stendere sul balcone è sempre possibile?

Nel caso in cui l’immobile faccia parte di un condominio, è importante consultare il regolamento condominiale, poiché potrebbero esserci restrizioni o limitazioni riguardo la suddivisione e le relative modifiche alle parti comuni. In caso di necessità di modificare aree comuni, sarà indispensabile richiedere l’autorizzazione durante un’assemblea condominiale.

Dividere appartamento in due – Esistono situazioni in cui un immobile non può essere suddiviso in due o più unità residenziali; pertanto, è importante esaminare alcuni fattori pratici prima di prendere in considerazione questa opzione. Occorre valutare la possibilità di creare due ingressi indipendenti, elemento fondamentale per la suddivisione. È necessario verificare la presenza dei requisiti igienico-sanitari stabiliti dal regolamento edilizio comunale, ad esempio il rapporto tra le superfici delle finestre e quelle degli ambienti interni. È essenziale assicurarsi che non esistano ostacoli, come ad esempio disposizioni scritte nel regolamento condominiale che vietino lavori di questo tipo.

Le categorie di immobili esenti dalla certificazione energetica

Una volta completate le verifiche pratiche di fattibilità, sarà necessario affrontare una serie di procedure burocratiche.

Assicurarsi della corretta registrazione dell’immobile presso il Catasto.
Verificare la conformità urbanistico-edilizia presso il Comune.
Presentare al Comune la Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata nel caso di suddivisione senza interventi strutturali.
Presentare al Comune la Segnalazione Certificata di Inizio Attività nel caso di interventi strutturali sull’immobile.
Infine, una volta terminati i lavori, occorrerà presentare le nuove planimetrie sia al Catasto che al Comune, insieme alla comunicazione di conclusione lavori e al certificato di collaudo.

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