23 Maggio 2024 09:06

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Segnalata la Panace di Mantegazza, una pianta molto pericolosa

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Come riconoscere la Panace di MantegazzaPanace di Mantegazza

Individuata nel territorio di Grosio (foto Stefano Valmadre) una pianta molto pericolosa: si tratta della “Panace di Mantegazza”.
Si raccomanda di non toccare la pianta ed eventualmente di farlo solo se dotati di guanti protettivi per sostanze chimiche ed occhiali antispruzzo.

Seppur la sua vita è breve, la sua crescita è molto veloce visto che può arrivare a raggiungere i 5 metri di altezza. Il problema non è solo che si tratta di una pianta molto invasiva, la preoccupazione principale è che può arrecare seri danni alla nostra salute, in caso di contatto con il liquido interno.

I danni che questa pianta può causare sono vesciche, eruzioni cutanee e ustioni che possono richiedere fino a sette anni per raggiungere una completa guarigione. La sua linfa contiene sostanze chimiche tossiche che reagiscono con la luce, a contatto con la pelle umana, causando la formazione di vesciche. In pratica impedisce alla pelle di proteggersi dai raggi solari, e le conseguenze sono delle bruttissime scottature che lasciano evidenti cicatrici.

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Se la sua linfa entra in contatto con gli occhi, può causare cecità momentanea o permanente. Se per qualsiasi ragione si entrasse in contatto con questa pianta, la prima cosa da fare è lavarsi con acqua e sapone e poi recarsi all’ospedale. Gli esperti raccomandano di eradicarla nel caso la si dovesse vedere. Per farlo occorre però proteggere il corpo con abiti adatti, munirsi di guanti e occhiali, e coprirsi anche il viso. E’ una pianta molto pericolosa ed è fondamentale saperla riconoscere. Si trova soprattutto lungo sentieri e argini, ma cresce anche in luoghi come parchi, cimiteri e terreni incolti.

Come riconoscere la Panace di Mantegazza

Il colore delle foglie, a differenza dell’angelica, dell’Heracleum lanatum e della panace comune, sono di colore verde chiaro brillante e tendente al giallo con le profonde lobature e segmentazioni.

L’aspetto del tronco è molto spesso e robusto, simile a quello del carciofo, con striature rosso scuro e contornato da peli irti.

L’altezza e la mole che sono molto superiori a quelle delle altre due piante citate dalle quali va distinta.

L’aspetto ovoidale dei frutti e del loro involucro, nel momento della fioritura rimane attaccato alla base dell’ombrella e tende ad appassirsi.

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