Classe energetica a cosa serve
Il decreto legislativo n. 192 del 19 agosto 2005 ha istituito l’assegnazione di un’etichetta energetica alle costruzioni, in ottemperanza alla direttiva europea 2002/91/CE sull’efficienza energetica in edilizia.
Successivamente, il decreto legislativo n. 311 del 29 dicembre 2006 ha stabilito i criteri di calcolo della prestazione energetica degli edifici.
Le classi energetiche degli edifici sono comprese tra la classe A (la più efficiente) e la classe G (la meno efficiente) e si segnalano attraverso un’etichetta energetica, simile a quella dei dispositivi elettronici, che riporta la lettera identificativa della classe energetica e altre informazioni utili, quale il consumo annuo dell’edificio in kWh/m².
CLASSE ENERGETICA DI UNA CASA: COME SI DETERMINA
Classe energetica come si calcola
A influire sulla classe energetica di un edificio concorrono diversi fattori, quali la zona climatica ove è sito, l’annata di costruzione, le caratteristiche del complesso edilizio e i materiali utilizzati.
L’assegnazione di una classe energetica agli edifici riveste un ruolo di rilievo in diverse sfere.
In primo luogo, l’efficienza energetica degli edifici apporta un significativo contributo sia in termini di consumo energetico che di emissioni di CO2 nell’ambiente.
In secondo luogo, gli edifici a elevata efficienza energetica sono sinonimo di un maggiore comfort abitativo, garantendo una temperatura uniforme all’interno degli ambienti.
COME SCOPRIRE LA CLASSE ENERGETICA DELLA PROPRIA CASA
In terzo luogo, la classe energetica degli edifici è diventata un elemento centrale nella determinazione del valore immobiliare degli stessi. Infatti, gli edifici che possiedono un elevato index energetico risultano particolarmente ambiti sul mercato immobiliare, poiché consentono di ottenere notevoli risparmi nella bolletta energetica e offrono una migliore qualità della vita abitativa.