Un autunno di metà Novecento in Valdidentro, con il versante nord della Cima Piazzi, totalmente irriconoscibile direi.
Si capisce bene come, prima dell’avvento degli strumenti di misura, si pensava che la Piazzi superasse i 4.000 metri, era talmente maestosa e isolata da sembrare molto più alta di quanto è in realtà.
Ringrazio il prof. D’Alberto per aver scovato tra i suoi ricordi questa perla ed averla condivisa con me.
Marco Trezzi