5 Maggio 2024 23:27

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Giro tra gli alpeggi della Valmalenco

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Alpeggi della Valmalenco – Questa escursione si sviluppa su un percorso che, partendo da Primolo, passa per gli alpeggi di Pradaccio, Giumellini, Mastabbia, Airale, Lago di Chiesa, Pirlo, e Prato.

Ci si incammina dai parcheggi che si trovano nei pressi del campetto di calcio della frazione di Primolo, sopra Chiesa in Valmalenco. Dopo circa 800 metri, al termine della stradina sterrata, si imbocca il sentiero n. 318 che ha un ricco sottobosco di erica, rododendri, piante di mirtilli e penetra nel fitto bosco di conifere.

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Quando si sbuca nell’Alpe Pradaccio (1.723 m) si va verso le baite e si prende il sentiero n. 301 che sale ripido verso N-O in direzione dei Laghetti di Sassersa.

Arrivati a quota 1.960 m, dopo aver superato un boschetto di pini mughi, si devia verso sinistra sul sentiero n. 305 segnalato con una palina. Dopo aver perso un centinaio di metri di quota si passa sotto una cengia, da dove scende una piccola cascatella e poi si riprende a salire fino al dosso panoramico che si trova esattamente sopra l’Alpe Pirlo.

Da qui, facendo un traverso, si arriva poi all’ampio alpeggio di Giumellini (1.775 m).

Percorrendo il sentiero n. 305 “Alta Via”, in direzione S-O, si supera un altro tratto abbastanza ripido che passa dalle vecchie cave di Talco, e va al maggengo dell’Alpe Mastabbia (2.098 m) definito, a ragione, l’alpeggio più panoramico sulla Valmalenco e le sue cime.

Imboccata la VASP in direzione Ovest si arriva all’Alpe Airale e alle sue baite in sasso (2.075 m). Da Airale si scende inizialmente lungo la sterrata poi, a quota 1.830 m, si continua sul sentiero fino all’Alpe Lago di Chiesa (1.650 m).

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In prossimità della chiesetta si imbocca il sentiero che sale verso Nord, poi si continua su un tratto di strada sterrata e, prima di arrivare a Giumellini, si devia sul percorso che porta all’Alpe Pirlo e al suo laghetto (1.591 m).

Ora bisogna proseguire verso l’Alpe Prato dove, ai piedi del piccolo alpeggio, si prende la ripida discesa che si innesta sul sentiero che porta a Primolo.

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Percorso (E) di 19 chilometri, dislivello positivo 1.220 metri, alcune fontane.
Giorgio Gemmi

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