Cronaca

Catturato un secondo lupo per il monitoraggio nel Parco dello Stelvio

catturato un secondo lupo per il monitoraggio nel parco dello stelvio

Monitoraggio della specie


Due importanti aggiornamenti in questo inizio d’autunno da parte dei ricercatori del Parco Nazionale dello Stelvio: la cattura di un secondo lupo nel corso delle operazioni di monitoraggio della specie e la stabilizzazione di una coppia, diventata branco.

Nella notte tra il 17 e il 18 settembre, il team di ricerca e monitoraggio del Parco Nazionale dello Stelvio, insieme al veterinario, ha portato a termine la seconda cattura di un lupo, nell’ambito del monitoraggio.

Durante le cinque notti di operazioni, è stato catturato un giovane maschio di circa 4 mesi, entrato in trappola in Val di Viso. Pesando circa 19,7 kg, è stato sedato per valutare il suo stato di salute e raccogliere campioni genetici, senza radiocollararlo, poiché è stato ritenuto troppo rischioso l’applicazione del radiocollare su un individuo così giovane e in rapida crescita, e preferito quindi lasciarlo andare subito dopo le analisi.

Dopo il risveglio, il cucciolo è stato rilasciato a pochi metri dal sito di cattura per ridurre stress e rischi.

Monitoraggio nel Parco dello Stelvio

L’operazione, parte di un più ampio programma avviato con la cattura di una femmina adulta la scorsa primavera, rappresenta un importante passo avanti per la ricerca nel Parco.

Conferma il miglioramento di tecniche e esperienza nella cattura di animali elusivi, ma fornisce, inoltre, nuovi dati fondamentali sul comportamento territoriale della specie.

La cattura ha anche costituito un’opportunità di formazione, con quattro carabinieri forestali del Parco della Val Grande che hanno partecipato, come training, alle operazioni di cattura.

Le operazioni continueranno in primavera con nuove attività, mirate alla cattura e radiocollaraggio di individui adulti appartenenti ai branchi insediatisi nel territorio del Parco.

Un ulteriore aggiornamento arriva dalla zona della Val Zebrù, dove le fototrappole posizionate dai ricercatori del Parco hanno documentato un significativo ‘passaggio di stato’.

Era nota la presenza di una coppia in questa zona dal 2023, ma solo quest’anno le immagini hanno confermato che è diventata un vero e proprio branco.

Questo nuovo nucleo, composto da tre adulti e da cinque cuccioli nati a maggio, porta a tre i branchi nel settore lombardo, a cui va aggiunto quello del settore trentino.

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