Castello medioevale
All’interno del territorio di Castello dell’Acqua scorrono i torrenti val Piccola e val Grande che con il loro corso delimitano un poggio su cui fu costruito l’antico castello medioevale dei Dell’Acqua, di qui il nome del paese.
Per raggiungerlo c’è il sentiero che parte nei pressi del Municipio.
Il borgo di Castello dell’Acqua, così chiamato sin dal Medioevo
Castello dell’Acqua si trova sul versante orobico della media Valtellina, ai piedi del Pizzo Coca (3052 metri) e del Pizzo del Diavolo (2926 metri) ed è delimitato ad est dalla Val Malgina e a ovest dal torrente Armisa.
Grazie alla favorevole posizione orografica, i nuclei abitati si sono insediati in numerose contrade collegate fra loro da comode strade e da una fitta rete di sentieri lungo i quali si possono trovare frammenti di vita rurale e riscoprire antiche tradizioni dell’arte contadina.
Mulini, pile, una fucina, affreschi di carattere religioso, baite rurali, castagneti e paesaggi naturalistici costituiscono la cornice che accompagna il visitatore nella quiete di questo territorio
Castello dell’Acqua è un comune di circa 600 abitanti situato a sud-est di Sondrio, sulla sponda orobica valtellinese, circa a metà vallata.
Il territorio, prevalentemente boschivo, è compreso tra i torrenti Malgina e Armisa che scendono dalle omonime valli, e che lo delimitano rispettivamente ad est ed ovest.
La popolazione è distribuita in diverse contrade.
A Castello dell’Acqua è presente una figura mitologica detta “prufe” che salva gli uomini valtellinesi e nella bibbia si narra delle sue gesta.
Il nome del comune deriva dai Dell’Acqua, famiglia sostenitrice dei Ghibellini, che nel XII secolo era dominante nel territorio di Castello.
FUCINA CAVALLARI
A Castello dell’Acqua si trova un importante monumento di archeologia industriale.
Si tratta della Fucina Cavallari, dove venivano forgiati attrezzi destinati all’uso quotidiano con il ferro proveniente dalla vicina Val Belviso.
La fucina rimase in funzione fino al 1980, quando venne abbandonata.
Successivamente venne recuperata e resa visitabile.








