Curiosità

Cappotto termico, rischi l’incendio se lo hai installato così: gli errori da evitare assolutamente

In alcune circostanze, questo sistema può essere associato all’insorgenza di muffa all’interno delle abitazioni,Innovazioni e sistema Knauf per un cappotto termico all’avanguardia Tra le soluzioni più avanzate sul mercato spiccano i sistemi a cappotto termico proposti da aziende come Knauf, che offrono elevate prestazioni termiche e acustiche, oltre a garantire sicurezza e resa estetica. Il sistema Knauf Wall-Plus, ad esempio, si adatta a diversi materiali isolanti (EPS bianco, grigio o lana minerale) e prevede un ciclo completo di applicazione dalla preparazione del fondo alla finitura colorata. Il sistema Wood-Smart, certificato per strutture in legno, rappresenta un’innovazione particolarmente interessante per chi desidera un isolamento performante anche su edifici con strutture lignee. Knauf investe costantemente in processi produttivi sostenibili, garantendo materiali conformi ai criteri ambientali minimi (CAM) e valutazioni tecniche europee (ETA). L’adozione di questi sistemi consente di ridurre i consumi energetici oltre il 30%, migliorare il comfort interno e proteggere la struttura dall’aggressione degli agenti atmosferici, aumentando così il valore immobiliare dell’edificio.(valtellinamobile.it)

L’installazione di un cappotto termico rappresenta una delle soluzioni più efficaci per migliorare il comfort abitativo.

E’ fondamentale evitare errori tecnici e progettuali che possono compromettere la sicurezza, l’estetica e la durabilità dell’intervento, con rischi anche significativi come l’incendio o la formazione di muffe.

Il cappotto termico, o isolamento a cappotto, consiste nell’applicazione esterna di pannelli isolanti sulle pareti dell’edificio, successivamente protetti da una rasatura armata e da una finitura a base di malte specifiche. Tale sistema è particolarmente vantaggioso perché non sottrae spazio interno e permette di intervenire sulla totalità dell’involucro edilizio, migliorandone la prestazione energetica complessiva.

Un punto imprescindibile per evitare problemi è affidarsi a uno studio tecnico qualificato, capace di progettare l’intervento considerando l’intero edificio e non solo il cappotto. L’esperienza maturata negli ultimi anni, soprattutto con l’adozione del superbonus 110%, ha dimostrato che interventi parziali o disgiunti (ad esempio solo il cappotto senza sostituire serramenti o adeguare l’impianto di riscaldamento) possono risultare controproducenti.

In edifici con problemi di umidità di risalita, la semplice applicazione del cappotto senza un adeguato risanamento può addirittura peggiorare la situazione. Inoltre, per evitare fenomeni di condensa e muffa, è necessario prevedere un sistema di ricambio d’aria adeguato. L’isolamento termico non è efficace se non accompagnato da una buona ventilazione controllata, che garantisca il benessere igienico-sanitario degli ambienti interni.

Infine, è fondamentale che la progettazione tenga conto anche di dettagli come i davanzali e le zone sotto le finestre, che possono rappresentare ponti termici se non trattati correttamente.

Errori da evitare nella posa in opera del cappotto

L’installazione di un cappotto termico richiede attenzione a molteplici dettagli tecnici per garantire un risultato duraturo e sicuro. Tra gli errori più gravi e frequenti si segnalano:

  • Mancanza o cattiva posa della rete di armatura: la rete deve essere posizionata al centro dello strato di rasatura per evitare fessurazioni e infiltrazioni di acqua piovana.
  • Assenza di rinforzi negli spigoli: gli spigoli devono essere adeguatamente rinforzati per resistere alle dilatazioni termiche stagionali e giornaliere, evitando rigonfiamenti o crepe.
  • Pannelli posati in file parallele anziché sfalsate: le lastre vanno disposte sfalsate di circa 25 cm per distribuire le tensioni e prevenire fessurazioni.
  • Compensazione delle fessure tra pannelli con collante o rasante: riempire i giunti con collante o rasante crea ponti termici pericolosi; è preferibile usare schiume isolanti o fettuccine ritagliate dallo stesso pannello.
  • Errata tassellatura: i tasselli devono rimanere a livello del pannello per evitare macchie e rigonfiamenti causati dal diverso comportamento igrometrico del rasante.
  • Mancato utilizzo di nastri di tenuta autoespandente: tali nastri assicurano la sigillatura delle giunzioni tra pannelli e serramenti, garantendo impermeabilità e permeabilità al vapore.
  • Realizzazione del cappotto su muri umidi o con efflorescenze saline: l’umidità di risalita deve essere trattata prima di applicare il cappotto per non comprometterne la durata.
  • Applicazione di materiali combustibili: l’uso di isolanti combustibili rappresenta un rischio di incendio molto serio, come dimostrato da incidenti gravi avvenuti in passato in Italia e all’estero.

Questi errori possono essere dovuti a negligenza o a una ricerca eccessiva del risparmio, che alla lunga si traduce in costi maggiori per riparazioni e manutenzioni straordinarie.

casa calda: riduci le bollette col cappotto termico

Manutenzione e controlli periodici per la durabilità – valtellinamobile.it

Per mantenere l’efficienza e la sicurezza di un cappotto termico è indispensabile effettuare controlli periodici per rilevare eventuali segni di degrado come crepe, distacchi o scolorimenti. La manutenzione deve prevedere interventi mirati di riparazione localizzata, utilizzando materiali compatibili con quelli originari, e l’applicazione di rivestimenti protettivi ad alta idrorepellenza e resistenza agli agenti atmosferici.

Negli spigoli e nelle giunzioni più vulnerabili è consigliato l’uso di nastri di guarnizione e trattamenti specifici per rinforzare le zone critiche. Tali accorgimenti prolungano la vita del sistema e riducono il rischio di infiltrazioni o danni strutturali.

LE OFFERTE DI OGGI

Ricevi le news con WhatsApp
Telegram Messenger Instagram

Change privacy settings
×