Autovelox non a norma
L’Associazione Nazionale Migliore Tutela segue da tempo le vicende degli automobilisti colpiti da verbali di contravvenzione per presunte violazioni al Codice della Strada accertate con strumenti di rilevazione elettronici non conformi (mobili e fissi).
L’attenzione si è spesso rivolta alla Valchiavenna e in particolare al comune di Verceia (statale 36) e a quello di Chiavenna in Via Volta.
Il 25 settembre il Giudice di Pace di Sondrio ha annullato l’ennesimo verbale di contravvenzione emesso dalla Polizia Locale di Chiavenna per una presunta violazione all’art. 142 del CdS.
L’associazione segnala che da tempo Polizia Locale e Amministrazione Comunale di Chiavenna non si presentano alle udienze. Così è stato anche per l’udienza di ieri.
Il Comune di Chiavenna, comunque, prosegue nell’invio dei verbali.
Il rilevamento deve essere effettuato con strumenti leciti e idonei e quindi nella fattispecie con apparecchiature “omologate” come ha più volte sancito la Cassazione.
Se al contrario gli strumenti non sono legittimi, i verbali sono nulli ed anche qui la Corte di Cassazione è netta e non lascia spazi a libere interpretazioni (Cass. 20913/2025; Cass. 12924/2025; Cass. Penale V^ Sez. 10365/2025).
Multe emesse a Chiavenna
Il recente Decreto in vigore dal 12 giugno scorso, ha messo fine alle illegittimità dei rilevamenti realizzati con autovelox (o similari) non omologati.
Lo stesso decreto stabilisce che devono essere spenti e rimossi tali strumenti.
Tale norma non ha previsto eccezioni e/o moratorie quindi, secondo l’Associazione Nazionale Migliore Tutela, il Comune di Chiavenna deve sospendere l’attività sanzionatoria fino a quando il Governo non disporrà diversamente.










