
Chiamate da telemarketing
Le telefonate mute sono quei fastidiosi squilli a vuoto: rispondi, senti solo silenzio e poi cade la chiamata. Non si tratta di errori tecnici, ma di una conseguenza voluta da chi usa sistemi automatizzati per ottimizzare la gestione delle chiamate nei call center. In questo articolo spieghiamo perché accadono, come funzionano, il quadro normativo in Italia e cosa puoi fare per difenderti.
1. Che cosa sono le telefonate mute?
Le telefonate mute (o “silent calls”, “chiamate mute”) avvengono quando un sistema automatico (dialer predittivo) compone numeri in modo massivo e mette in coda le chiamate per gli operatori. Se nessun operatore è disponibile nel momento in cui rispondi, la chiamata resta silenziosa per alcuni secondi, poi si interrompe.
In Italia non sono veri e propri ghost call (esito tecnico), ma effetto dei metodi operativi dei call center.
Leggi anche: Il primo cellulare della storia? Era grande come un mattone
2. Perché i call center usano telefonate mute?
-
Ottimizzazione dei tempi: i sistemi automatizzati lanciano più chiamate di quanti siano gli operatori liberi, per evitare tempi morti.
-
Controllo attività: le chiamate mute indicano che hai risposto e quindi il numero è attivo, utile per future campagne o per vendere la lista a terzi.
-
Predittività aggressiva: un dialer predittivo “prevede” quando un operatore sarà libero, ma a volte sbaglia i tempi e genera silenzio.
Leggi anche: Perché chiamano e poi non parlano?
3. I rischi della chiamata muta
-
Stress e ansia: lo squillo improvviso e poi il silenzio possono generare angoscia o la sensazione di essere pedinati.
-
Modelli fraudolenti più avanzati: alcuni silenzi hanno scopi più subdoli, come verificare la presenza di un essere umano, registrare rumori o respiri per iniziative di phishing o clonazione vocale via AI.
4. Normativa in Italia: cosa dice il Garante Privacy
Dal 20 febbraio 2014, il Garante ha introdotto specifiche regolamentazioni su queste telefonate.
-
Max 3 mute ogni 100 chiamate effettuate con successo.
-
Durata massima della chiamata muta: 3 secondi dalla risposta.
-
Divieto di richiamare lo stesso numero per 5 giorni, a meno che non risponda un operatore umano.
-
Comfort noise obbligatorio: rumore di sottofondo per ridurre l’effetto inquietante.
-
Report statistici obbligatori: i call center devono conservare i dati per almeno 2 anni.
5. Cosa puoi fare per tutelarti
Ecco alcune azioni utili:
| Azione | Dettagli |
|---|---|
| Iscriviti al Registro Opposizioni | Eviti chiamate da telemarketing, a meno di casi previsti |
| Silenzia o blocca numeri sconosciuti | Usa le impostazioni del telefono o app di filtraggio |
| Non parlare mai durante la chiamata muta | Costa ai call center farlo e attivi solo loro se ascolti |
| Segnala il numero | Al Garante Privacy o al gestore telefonico, se sospetti violazioni |
| Difesa da voice phishing | Evita di dire “sì”, nome o dettagli: potresti essere registrato |
Le telefonate mute non sono errori, ma conseguenze di strategie aggressive e sistemi automatizzati. La normativa italiana cerca di contenerle imponendo limiti e comfort noise, ma il fastidio resta.
Difenditi: iscriviti al Registro Opposizioni, filtra numeri sconosciuti, non rispondere o parlare, e segnala abusi.
Resta informato e non lasciarti sopraffare da meccanismi automatici.







