Bruciare sterpaglie nel proprio giardino: cosa dice la legge?
Gestire rami, erbacce e residui di potatura nel proprio giardino può sollevare dubbi sulla possibilità di eliminarli tramite combustione. La normativa italiana prevede regole precise per tutelare l’ambiente e prevenire incendi, e queste possono variare a livello regionale e comunale.
Normativa nazionale
A livello nazionale, il Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152, noto come “Codice dell’Ambiente”, disciplina la gestione dei rifiuti, inclusi i residui vegetali. L’articolo 256 vieta la combustione di rifiuti di qualsiasi tipo, compresi quelli provenienti da attività agricole e agroindustriali, classificando tale pratica come reato di combustione illecita di rifiuti, punibile con la reclusione da due a cinque anni. Tuttavia, l’articolo 182, comma 6-bis, introduce una deroga per i residui vegetali agricoli e forestali, consentendo la loro combustione in loco, purché in piccoli cumuli e in quantità non superiori a 3 metri steri (circa 3 metri cubi) per ettaro al giorno. È fondamentale che tali operazioni siano effettuate in assenza di vento e con tutte le precauzioni necessarie per evitare la propagazione del fuoco.
Regolamentazione in Puglia
In Puglia, la Legge Regionale 12 dicembre 2016, n. 38, stabilisce norme specifiche per prevenire e contrastare gli incendi boschivi. L’articolo 2 vieta l’accensione e la bruciatura delle stoppie e delle paglie al termine di colture cerealicole e foraggere, nonché la bruciatura delle superfici a pascolo e della vegetazione spontanea. Tuttavia, sono previste deroghe per specifiche pratiche agricole, come il ringrano, previa comunicazione al sindaco competente e al Dipartimento Agricoltura regionale almeno due giorni prima dell’inizio della bruciatura. Inoltre, nel periodo dal 1° giugno al 30 settembre, è vietata l’accensione e la bruciatura di residui di materiale vegetale derivante dall’attività agricola e forestale. Al di fuori di questo periodo, dal 1° ottobre al 31 maggio, è possibile bruciare tali residui sul sito di produzione, in piccoli cumuli e non superiori a tre metri steri giornalieri per ettaro, adottando tutte le precauzioni necessarie e rispettando le condizioni meteorologiche favorevoli.
Precauzioni e sanzioni
È essenziale adottare misure di sicurezza durante la combustione di residui vegetali, come:
- Effettuare la bruciatura in assenza di vento e in giornate particolarmente umide.
- Presidiare costantemente il fuoco fino al completo spegnimento.
- Mantenere una distanza di almeno 50 metri da strutture e infrastrutture antropiche.
Il mancato rispetto di queste disposizioni può comportare sanzioni amministrative fino a 5.000 euro e, in caso di danni o incendi, responsabilità penali.
Conclusioni
In sintesi, bruciare sterpaglie nel proprio giardino è consentito solo in specifiche circostanze e nel rispetto delle normative nazionali e regionali. È fondamentale informarsi sulle disposizioni locali e adottare tutte le precauzioni necessarie per garantire la sicurezza e la tutela dell’ambiente.