In molti commettono questo errore quando si parla di riscaldamento: il termostato va acceso solo quando serve?
Con l’arrivo della stagione fredda, torna il dibattito su come gestire al meglio il riscaldamento domestico per ottimizzare i consumi energetici e garantire il massimo comfort.
La domanda più frequente è se sia preferibile mantenere un termostato costante o accendere il riscaldamento solo quando necessario. La risposta, aggiornata alle più recenti analisi e tecnologie disponibili nel 2025, non è univoca e varia in base a diversi fattori come l’isolamento dell’abitazione, il tipo di impianto e le abitudini degli utenti.
Termostato costante: pro e contro di una strategia di comfort continuo
Mantenere una temperatura costante rappresenta una scelta spesso consigliata, soprattutto in abitazioni con un buon isolamento termico. Stabilire una temperatura uniforme evita bruschi sbalzi termici e garantisce un ambiente sempre confortevole, eliminando tempi di attesa per il riscaldamento degli ambienti. Le case dotate di tecnologie di isolamento avanzate, come i nuovi pannelli isolanti di ultima generazione o i vetri termici con bassa emissività, perdono pochissimo calore, permettendo al sistema di riscaldamento di lavorare in modo più efficiente e meno frequente.
Un altro beneficio rilevante del mantenimento di una temperatura costante è il controllo dell’umidità interna, fondamentale per prevenire la formazione di muffe e problemi di condensa nelle stanze meno ventilate. Tuttavia, questa modalità può risultare meno conveniente in abitazioni con isolamento carente, dove il sistema è costretto a funzionare continuamente per compensare le dispersioni, causando un aumento significativo dei consumi e dei costi.
Accendere il riscaldamento solo quando si è presenti in casa è una strategia sempre più adottata, soprattutto grazie alla diffusione dei termostati intelligenti e programmabili, che permettono di pianificare l’accensione del riscaldamento poco prima del rientro, assicurando ambienti caldi senza sprechi di energia. Questa opzione è particolarmente indicata per chi trascorre molte ore fuori casa o in caso di assenze prolungate, riducendo sensibilmente i consumi energetici.
Il principale svantaggio di questa soluzione è il tempo necessario per riscaldare gli ambienti, soprattutto in giornate particolarmente fredde, che può comportare picchi di consumo energetico. Inoltre, un raffreddamento eccessivo della casa richiede un maggiore sforzo al sistema di riscaldamento per riportare la temperatura a livelli confortevoli, rischiando così di annullare parte dei risparmi ottenuti. La decisione tra mantenere il termostato fisso o attivare il riscaldamento solo all’occorrenza dipende principalmente dalle caratteristiche dell’abitazione.

L’errore che fanno in molti in inverno – Valtellinamobile.it
Per le case dotate di un isolamento efficiente, mantenere una temperatura costante intorno ai 18-20°C è generalmente più vantaggioso in termini di consumo e comfort. Al contrario, nelle abitazioni con isolamento insufficiente è consigliato spegnere il riscaldamento durante le assenze e mantenere una temperatura minima di 16°C per evitare un raffreddamento eccessivo che richiederebbe un maggior consumo per il riscaldamento successivo. Per ottimizzare ulteriormente i consumi, è utile adottare alcune pratiche consolidate: installare un termostato programmabile o smart, migliorare l’isolamento di porte e finestre con guarnizioni e pannelli isolanti.
E poi ancora limitare il riscaldamento alle stanze effettivamente utilizzate e mantenere la caldaia e i termosifoni in perfetto stato di manutenzione. Anche una riduzione di appena un grado nella temperatura impostata può tradursi in un risparmio energetico fino al 10%. L’investimento in un buon isolamento termico e in sistemi di riscaldamento all’avanguardia rappresenta oggi una scelta fondamentale non solo per abbattere i costi energetici ma anche per contribuire a un utilizzo più sostenibile delle risorse, in linea con le più recenti normative europee e gli obiettivi di riduzione delle emissioni.

Termostato, acceso costante o soltanto quando serve? L'errore che fanno in molti - Valtellinamobile.it 









