Legna tossica: quale non usare
Quando si vuole accendere un fuoco si deve scartare la legna appena raccolta perché, essendo troppo umida, produce tanto fumo e trattiene il calore prodotto nella combustione.
STAGIONATA
Quello che serve è legna dura e secca stagionata almeno 18 mesi e con un’umidità non inferiore al 15%.
Legna tossica
Ma, per altri motivi, non si deve usare anche legna resinosa come abete, pino e larice, la cui tipologia bruciata nel camino o nella stufa produce sostanze tossiche nocive sia per l’ambiente che per grigliare del cibo.
TIPOLOGIE
L’abete è resinoso e non adatto ad essere bruciato in quanto molto fumoso.
Il castagno ha il difetto di rilasciare tanti fumi durante la combustione.
Il larice è molto resinoso e quindi non va bene per la salute delle canne fumarie.
Il tiglio dura poco e non riesce a formare una brace adeguata.
Il fico è da evitare assolutamente perché, oltre alla fiamma quasi inesistente, produce nella combustione un fumo tossico.
Come capire se la legna è secca?
Basta inserire un ceppo in un sacchetto di plastica e lasciarlo qualche ora al sole.
Se è presente molta umidità nel legno la stessa apparirà all’interno del sacchetto sotto forma di goccioline.
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