La pulizia ordinaria e straordinaria della stufa a pellet

rischi pellet non certificato Negli ultimi anni il pellet è triplicato di prezzo, ma, nonostante questo, rimane il combustibile preferito dagli italiani per riscaldare le loro case.

MANUTENZIONE – Chi lo utilizza per la propria stufa sa che la sua manutenzione porta ad un risparmio notevole, ma è afflitto da alcuni quesiti: Come e quando pulire una stufa a pellet? La pulizia può esser fatta in autonomia?

PULIZIA – Pulire una stufa porta ad avere un’aria più pulita in casa ed un miglioramento delle performance della stufa stessa, ma come si fa? Innanzitutto bisogna distinguere la pulizia in due sottocategorie: pulizia ordinaria e pulizia straordinaria.

AUTONOMIA – La prima può esser fatta in autonomia poiché si limita alla pulitura esterna della stufa (tramite un semplice panno inumidito d’acqua), a quella del cassetto o del vano del raccoglimento della cenere, ed alla pulizia del vetro (fondamentale per capire cosa succede dentro alla stufa) alla quale seguono alcune facilitazioni. La prima consiste nel riutilizzo della cenere, che raccolta su di un panno umido cancellerà qualsiasi alone provocato dalla combustione; per questo fastidio si possono utilizzare anche limone e bicarbonato, o addirittura mezzo tappo di ammoniaca diluito in un litro d’acqua.

STRAORDINARIA – La pulizia straordinaria, deve essere invece svolta da personale tecnico specializzato come specificato dalla normativa UNI 10683, che prevede la pulizia dello scambiatore di calore almeno una volta al mese, la pulizia del condotto di cenere e fumo almeno uno/due volte all’anno ed infine la pulizia della canna fumaria una volta l’anno.

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