Durata asfalto svizzero
Perché l’asfalto in Svizzera dura decisamente più a lungo che in Italia? Innanzitutto, bisogna considerare la qualità dei materiali utilizzati, le strategie di riciclaggio e gestione, nonché gli approcci alla manutenzione preventiva adottati dalle autorità svizzere. Mentre in Italia le strade asfaltate durano in media 15–20 anni, in Svizzera si attestano ofta a 20‑25 anni o più, a seconda del tipo di pavimentazione usata e del traffico. Questa differenza deriva da un insieme di fattori tecnici, organizzativi ed ambientali.
In Svizzera, viene utilizzata una varietà di aggiornamenti nei materiali: ad esempio, l’idrato di calce aggiunto ai conglomerati bituminosi aumenterebbe la durabilità del 25%, migliorando aderenza, resistenza all’umidità e rallentando l’invecchiamento chimico del bitume.
Inoltre, il riutilizzo dell’asfalto riciclato in percentuali elevate, come fatto sull’autostrada A1, non compromette la qualità del manto ma allunga la vita utile delle strade e riduce l’impatto ambientale.
Sul fronte del design, in Svizzera vengono impiegate varianti come Stone Mastic Asphalt (SMA) o asfalti colati (gussasphalt), molto robusti in situazioni ad alto traffico o su ponti e gallerie.
Mentre in Italia l’uso di queste tecnologie è meno diffuso, in Svizzera rappresentano spesso lo standard su tratti strategici o particolarmente sollecitati.
Il sistema svizzero è completato da processi rigidi di controllo qualità, monitoraggio continuo e interventi tempestivi: ispezioni regolari, rilevazione precoce dei difetti e azioni riparative che prolungano la vita del manto senza costi elevati.
Analogamente, la coordinazione con infrastrutture sotterranee (reti elettriche, tubazioni, etc.) è ottimizzata per ridurre i lavori invasivi che danneggiano il manto stradale.
Infine, in Svizzera l’attenzione all’ambiente e alle emissioni ha favorito l’adozione di tecnologie come il Warm‑Mix Asphalt (WMA), che genera emissioni di CO₂ inferiori e consente una miglior compattazione anche a basse temperature.
L’Italia sta lentamente introducendo queste soluzioni, ma la diffusione è ancora limitata.
In sintesi, la maggiore durata dell’asfalto in Svizzera rispetto all’Italia deriva da una combinazione sinergica di:
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materiali e additivi di alta qualità (idrato di calce, aggregati durevoli),
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tecniche costruttive avanzate (SMA, gussasphalt, WMA),
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uso intensivo del riciclaggio interno,
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manutenzione preventiva e controlli rigorosi,
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coordinamento con infrastrutture esistenti.
Nel prossimo paragrafo esploreremo in dettaglio le tecniche principali e i materiali responsabili di questa superiorità prestazionale.
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Tecniche costruttive e materiali innovativi
Tecniche costruttive e materiali rappresentano la base della maggiore durata dell’asfalto in Svizzera. Partiamo dall’utilizzo di aggregati di qualità superiore, spesso basaltici con alto valore alla prova Los Angeles inferiore a 18, che garantiscono resistenza all’usura e stabilità del manto.
In particolare, l’asfalto drenante impiegato in Svizzera incorpora inerti porosi, bitumi e polimeri che aumentano la durabilità di circa il 30% rispetto ai manti tradizionali, oltre a offrire benefici in termini di assorbimento acustico e sicurezza anti‑aquaplaning.
Un’altra tecnica adottata è il Stone Mastic Asphalt (SMA), nato in Germania ma ampiamente utilizzato in Svizzera su strade ad alto traffico. SMA si basa su un impalcatura di graniglia tra interconnessa con bitume, filler e fibre che migliorano la stabilità, flessibilità e resistenza termica del manto.
Questo conferisce maggiore protezione contro deformazioni da carichi pesanti e fessurazioni da gelo/disgelo.
In zone urbane o su ponti/gallerie, viene impiegato il gussasphalt (asfalto colato), un rivestimento impermeabile e ad elevata adesione progettato per ridurre la rumorosità e aumentare la durata strutturale.
Questo tipo di asfalto è particolarmente resistente alle microfessure e al deterioramento causato dall’acqua, ideale per superfici critiche.
Il riciclaggio dell’asfalto (RAP – reclaimed asphalt pavement) è un’altra pratica chiave in Svizzera: le miscele vengono riutilizzate anche in proporzioni elevate senza dover ricorrere a “agent-i di ringiovanimento”, preservando così le proprietà originali del bitume e riducendo l’impatto ambientale e i costi.
Analogamente, la Svizzera ha ridotto l’impatto ambientale complessivo della produzione di asfalto rispetto all’Italia, grazie a tecniche più efficienti e sostenibili.
Infine, il Warm-Mix Asphalt (WMA) è una tecnologia avanzata che permette di produrre e stendere il conglomerato bituminoso a temperature inferiori di 20‑55 °C rispetto al tradizionale Hot-Mix Asphalt. Grazie a questo, si ottiene una miglior compattazione, minore invecchiamento del bitume e una significativa riduzione delle emissioni di CO₂.
In Svizzera tali tecnologie sono integrate già su larga scala, mentre in Italia sono in fase di introduzione progressiva.