È la posizione di Asscontact, l’associazione che riunisce gli operatori di Bpo, anche alla luce dei dati Agcom sulle adesioni al Rop: a 6 mesi dall’avvio il sito registra solo 3,9 milioni di iscritti, un totale flop se si pensa al bacino potenziale di quasi 80 milioni di utenze telefoniche mobili.
E qualcosa non va anche nella sua efficacia operativa dato che non protegge dalle truffe telefoniche, rilevate mesi fa dalla Consob, ma sulle quali nessuna autorità è riuscita ad intervenire: ancora oggi gli utenti sono bombardati da chiamate a raffica con un sistema che, attraverso numeri telefonici sempre diversi, non consente il blocco di chi chiama.
Secondo Assocontact, nonostante i grandi sforzi mediatici e il lavoro quinquennale delle Istituzioni impegnate nell’attivazione del Registro appare evidente che qualcosa non abbia funzionato. Gli operatori del comparto hanno evidenziato ancor prima della sua entrata in vigore le fragilità strutturali insite nel Rop in quanto focalizzato sull’operato delle imprese legali iscritte al Roc, ma poco attento a perseguire gli operatori illegali.
Consente l’invio di comunicazioni promozionali inerenti i prodotti e servizi di soggetti terzi rispetto alle Contitolari che appartengono al ramo manifatturiero, di servizi (in particolare ICT) e di commercio, con modalità di contatto automatizzate e tradizionali da parte dei terzi medesimi, a cui vengono comunicati i dati.
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