Montagna magica – Un gioiello nascosto nel cuore della Valtellina
Quando si pensa alla Valtellina, spesso la mente corre subito verso le cime altissime, i ghiacciai, le piste da sci: ma esiste un luogo meno conosciuto, modesto in altitudine ma ricco di fascino e mistero: Colmen di Dazio. Conosciuta da molti come la “montagna magica”, questa modesta altura (916–950 m s.l.m., a seconda delle fonti) sorge tra i comuni di Dazio e Morbegno — in quello che possiamo definire il cuore della bassa Valtellina.
Nonostante la sua altezza tutt’altro che imponente, la Colmen offre viste spettacolari sull’intera valle: dalle cime della Val Masino e della Val Gerola, al fondo valle con Morbegno e il Pian di Spagna, fino all’imbocco della Val Camonica.
È proprio questa posizione dominante, unita a un panorama a 360°, che rende la Colmen un posto speciale: ideale per chi cerca un po’ di tranquillità, bellezza naturale e una boccata d’aria fresca lontano dalle mete turistiche affollate.
Natura, geologia e biodiversità: un microcosmo alpino
Un aspetto affascinante della Colmen è la sua geologia: la montagna è composta da un “plutone granitico” noto come granito di Dazio, creato da antiche intrusioni magmatiche in rocce metamorfiche. Questo magma solidificatosi in profondità ha resistito all’erosione dei ghiacciai che, durante l’ultima glaciazione, coprivano gran parte della Valtellina. Il risultato? Una cima arrotondata e relativamente piatta, facilmente riconoscibile anche da lontano.
Dal punto di vista naturalistico, la Colmen offre una biodiversità interessante:
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Il versante sud è arido e roccioso, con prevalenza di erica arborea.
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Il versante nord, più umido, ospita boschi misti di quercia, frassino, carpino e castagno.
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La fauna è ricca: si possono avvistare camosci, cervi, caprioli, lepri, oltre a varie specie di uccelli; non mancano serpenti e vipere — un promemoria di quanto la natura qui sia autentica.
In un contesto alpino, la Colmen rappresenta un microcosmo: un lembo di natura intatta, “a portata d’uomo”, dove la geologia, la flora e la fauna dialogano in modo armonioso.
Storia, leggende e memoria del passato
La Colmen non è solo natura: è anche memoria — di epoche passate, di miti, di attività meno conosciute. Già nel XVI secolo il governatore delle “Tre Leghe Grigie” della Valtellina la descriveva come una montagnetta “dirupata, sterile e rocciosa” con sulla cima “una piccola pianura” su cui si trovavano ruderi di un castello, cisterne, cunicoli sotterranei e… miniere di ferro abbandonate.
Oggi di quel castello non resta traccia, né dei cunicoli segreti — ma la leggenda sopravvive. Più tangibile, invece, è la traccia della miniera d’oro nella località Porcido, sfruttata fino alla fine del Settecento e citata in documenti ottocenteschi.
In epoca recente invece la cima ospitava una casermetta militare costruita durante la Prima Guerra Mondiale (e riutilizzata anche nella Seconda). Oggi quella struttura è stata trasformata in un rifugio aperto al pubblico dal 2016, punto di arrivo per molti escursionisti.
Così, la Colmen diventa un luogo dove natura e storia si intrecciano: cammini fra boschi e rocce, ma anche su tracce antiche — di miniere, di castelli perduti, di presenze umane testimone di una Valtellina che cambia.
Emozioni adatte a tutti: percorsi, relax e “magia” quotidiana
Una delle grandi qualità della Colmen è la sua accessibilità: non serve essere atleti o alpinisti per godersela. I sentieri sono ben segnalati, vari e adatti a diversi livelli — dalle famiglie con bambini agli escursionisti esperti.
Alcuni dei percorsi più conosciuti:
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Da Paniga: percorso che conduce alla cima in circa 2 ore, con dislivello di ~670 metri.
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Anello della Colmen: un itinerario circolare che parte da Dazio passando per Porcido e la cima — lungo circa 8,9 km, dislivello ~510 metri.
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Tratto da Desco: attraverso boschi misti, adatto anche a mountain bike, con pendenza regolare.
Una volta in cima, la Colmen offre ampie radure e aree attrezzate con tavoli e panche, perfette per un picnic o una pausa immersi nella natura. La vista sulla valle al tramonto è spesso descritta come “magica” — da qui probabilmente l’appellativo di “montagna magica”.
In più, la Colmen è un posto ideale per chi cerca pace, contemplazione e una connessione genuina con la natura — lontano dal turismo di massa, dai rifugi affollati, dalle piste da sci.
Perché vale la pena scoprirla
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Accessibilità + panorama: in poco tempo e con moderata fatica puoi raggiungere un belvedere fantastico sulla Valtellina.
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Natura autentica e biodiversità: flora e fauna alpine senza sovrasfruttamento turistico.
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Storia e leggenda: miniere, vecchie casermette, tracce di un passato che raccontano molto di questa terra.
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Relax e semplicità: l’ideale per chi vuole staccare, respirare e godersi un tramonto o un’alba tra montagne e cielo.
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Un’esperienza diversa: non la tipica vetta alpina da guadagnare con fatica e attrezzature — ma un luogo da vivere con calma, curiosità e meraviglia.








