Territorio

Le chiese di Ravoledo

le chiese di ravoledo

Ravoledo Grosio

Le chiese di Ravoledo (frazione di Grosio).

In primo piano la chiesa dedicata a Cristo Re.

Sullo sfondo la più antica dedicata a San Gregorio Magno, antica parrocchiale che custodisce nell’abside pregevoli affreschi di Cipriano Valorsa, datati 1565.

Frazione di Grosio

Grosio fu abitato già in epoca preistorica come testimoniano le oltre 5000 figure incise, databili tra la fine del Neolitico (IV millennio a.C.) e l’età del Ferro (I millennio a.C.), presenti sulla “Rupe Magna” al “Dosso dei Castelli” sulla cui sommità sorgono i resti del castello di San Faustino (Castello Vecchio) e del castello Visconteo (Castello Nuovo).

Nella parte occidentale del colle svetta il romanico campaniletto della chiesa castellana dei Santi Faustino e Giovita; ai suoi piedi due sepolcri scavati nella roccia.

Dal 1355 divenne feudo dei Venosta ed ebbe, a partire dal 1600, intensi rapporti con Venezia attraverso il passo del Mortirolo.

In paese si trovano la Chiesa parrocchiale di San Giuseppe (XVII sec.) con l’elegante torre campanaria e la chiesa di San Giorgio (XII-XV sec.), il cui interno è completamente affrescato con un accostamento di stili e di epoche diverse particolarmente affascinante: di notevole pregio, nella controfacciata, è un affresco di Cipriano Valorsa, pittore grosino del XVI sec. definito “il Raffaello della Valtellina”.

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