Con l’abbassarsi delle temperature, batteria, olio motore e carburante diventano fattori chiave per un avviamento sicuro
Con l’arrivo delle temperature rigide invernali, molti automobilisti si trovano a fronteggiare un problema comune: la difficoltà di accensione del motore a freddo. Questo fenomeno, che interessa veicoli con diverse alimentazioni, può dipendere da molteplici fattori, in particolare legati alle caratteristiche del carburante, allo stato della batteria e alla viscosità dell’olio motore.
Analizziamo nel dettaglio le cause più frequenti e le soluzioni pratiche per affrontare il problema, tenendo conto degli aggiornamenti del 2025.
Le cause principali della difficoltà di accensione a motore freddo
Nonostante la benzina abbia un punto di congelamento molto basso (-48°C), difficilmente è il carburante a causare il blocco del motore. I principali fattori che rallentano l’accensione sono invece legati ad altri componenti meccanici:

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– Olio motore troppo denso: con il calo delle temperature, l’olio può indurirsi, ostacolando la lubrificazione e il movimento delle parti interne del motore. Per questo motivo, è fondamentale scegliere un olio motore di qualità e conforme alle indicazioni della casa automobilistica.
– Batteria invecchiata: il freddo rallenta il flusso della corrente elettrica e aumenta la domanda energetica durante l’avviamento. Una batteria nuova non rappresenta un problema, ma una batteria vecchia e un clima particolarmente rigido possono rendere più difficile l’accensione.
– Motore freddo e miscela aria-benzina: a motore freddo, la formazione della miscela aria-carburante è meno efficiente, causando una partenza meno pronta e prestazioni inferiori.
Nel caso delle vetture diesel, il problema del congelamento del carburante è più frequente, poiché il gasolio solidifica a circa 2°C. Per questo, durante l’inverno viene distribuito un gasolio invernale arricchito con additivi antigelo, che ne impediscono il congelamento. Tuttavia, il freddo influisce negativamente sulle prestazioni:
– Le candelette, fondamentali per l’accensione del gasolio, possono perdere efficacia con il passare del tempo e con le basse temperature, rendendo più difficile l’avvio.
– La formazione di condensa nel serbatoio, soprattutto se mantenuto a metà capacità, può trasformarsi in ghiaccio, creando ulteriori ostacoli all’avviamento.
– Anche in questo caso, batteria e olio motore giocano un ruolo importante nel facilitare o complicare la partenza.
Il GPL è meno soggetto a congelamento, vista la bassa temperatura di solidificazione del propano (-187°C) e del butano (-138°C). Tuttavia, il freddo intenso può ostacolare il cambio di stato del butano, riducendo la capacità di combustione e, di conseguenza, l’autonomia del veicolo. Per questo motivo, in inverno si utilizza una miscela di GPL più ricca di propano e con meno butano. Altri fattori che possono complicare l’avviamento sono:
– Iniettori ostruiti a causa di carburante di bassa qualità o scarsa manutenzione.
– Impianti GPL non adeguatamente gestiti, che possono peggiorare i problemi legati al freddo.
La prevenzione è la strategia più efficace per evitare problemi di avviamento in condizioni rigide. Ecco alcune pratiche consigliate:
– Manutenzione regolare: controlli periodici dell’impianto elettrico, delle candele (per le auto benzina e diesel), e dello stato della batteria e dell’olio motore sono indispensabili. È consigliato fare almeno una verifica settimanale dell’olio, assicurandosi che rispetti le specifiche tecniche indicate dalla casa costruttrice.
– Lasciare scaldare il motore: prima di partire, è opportuno accendere il quadro strumenti e attendere qualche minuto per permettere al motore di raggiungere una temperatura minima di funzionamento ottimale. La spia apposita sul cruscotto può indicare il momento ideale per avviare il motore.
– Evitare di premere l’acceleratore durante l’avviamento: contrariamente a quanto si pensa, premere il pedale dell’acceleratore a motore freddo può danneggiare il motore e non accelera il riscaldamento.
– Tenere il serbatoio sempre almeno a metà pieno: per evitare la formazione di condensa e conseguente congelamento del carburante, specie nel caso delle auto diesel.

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