Il trucco dei meccanici - (valtellinamobile.it)Non avere questo oggetto in macchina espone gli automobilisti a maggiori rischi e costi. Come scegliere e usare lo strumento
Seguire queste buone pratiche permette di preservare strumenti e componenti, garantendo interventi di manutenzione sicuri e di qualità, fondamentali per la sicurezza su strada e la longevità del veicolo.
Nel panorama automobilistico odierno, caratterizzato da veicoli sempre più tecnologici e leggeri, la dotazione di serie ha subito cambiamenti significativi, tra cui la progressiva eliminazione di alcuni strumenti importanti. Questa tendenza, guidata da esigenze di riduzione del peso e dei costi, ha lasciato molti automobilisti impreparati davanti a problemi che un semplice kit di gonfiaggio pneumatici non è in grado di risolvere efficacemente.
Uno strumento fondamentale in auto
Il moderno kit di riparazione e gonfiaggio pneumatici rappresenta un aiuto temporaneo, utile in situazioni di forature leggere, ma inadatto in molte circostanze comuni di danno alle gomme. Per esempio, il sigillante non funziona se la foratura supera i 5-6 millimetri, in presenza di tagli netti sul battistrada, forature sul fianco o stallonamenti, o ancora in caso di danni al cerchione che ne compromettono la tenuta. In tali situazioni, l’unica alternativa è la sostituzione della ruota, operazione impossibile senza un cric idraulico a carrello o un altro tipo di cric affidabile.
Il cric, uno strumento fondamentale – (valtellinamobile.it)
Secondo l’esperienza dei meccanici professionisti, la scelta più equilibrata per chi cerca affidabilità e sicurezza in garage è un kit composto da un cric idraulico a carrello con portata minima di 4 tonnellate e una coppia di cavalletti di sicurezza in grado di sostenere almeno 6 tonnellate.
La superiorità del cric idraulico a carrello rispetto a quello meccanico tradizionale si manifesta in tre aspetti cruciali:
- Stabilità e sicurezza: la base ampia e le ruote permettono di distribuire il peso su una superficie più estesa, riducendo il rischio di scivolamenti o cedimenti, soprattutto su superfici non perfettamente piane.
- Minore sforzo e maggiore controllo: sfruttando la pressione dell’olio, il cric idraulico solleva il veicolo con movimenti leggeri e precisi, sia in fase di sollevamento che di discesa, a differenza del cric meccanico che richiede un considerevole sforzo fisico per azionare la vite.
- Velocità ed efficienza operative: il sollevamento è più rapido, diminuendo il tempo in cui l’auto resta sospesa e aumentando la sicurezza dell’intervento. Per questo motivo, nelle officine professionali si predilige da sempre il cric idraulico.
L’utilizzo corretto del cric idraulico auto è tanto importante quanto la scelta dell’attrezzatura stessa. Ecco le fasi fondamentali per un intervento sicuro:
- Preparazione dell’area e del veicolo: operare sempre su superfici piane, solide e stabili, evitando terreni sconnessi o in pendenza. Si blocca il veicolo con il freno a mano e si inserisce la prima marcia o la posizione “P” per i cambi automatici.
- Individuazione dei punti di sollevamento: ogni modello di vettura dispone di punti specifici, segnalati nel libretto di uso e manutenzione, dove posizionare il cric per evitare danni a telaio o scocca.
- Sollevamento e posizionamento dei cavalletti: si allentano leggermente i bulloni della ruota da sostituire, si solleva l’auto con il cric fino a qualche centimetro da terra, si posizionano i cavalletti sotto punti solidi del telaio e si abbassa il cric per trasferire il peso ai cavalletti prima di rimuovere completamente la ruota.
- Rimessa a terra e serraggio: dopo aver montato la ruota, si avvita a mano i bulloni per poi sollevare nuovamente il veicolo quanto basta per rimuovere i cavalletti. Si abbassa l’auto a terra e si effettua il serraggio finale con una chiave dinamometrica, fondamentale per applicare la coppia di serraggio corretta e garantire sicurezza e durata del fissaggio.
