18 Aprile 2024 05:20

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Il navigatore colpisce ancora: bus bulgaro sul passo Gavia

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Dopo il bilico sul passo Gavia del 2 settembre, fermato appena in tempo prima di incastrarsi, e dopo l’ampio dibattito che si è scatenato in rete a riguardo, oggi nuova esperienza al limite in uno dei luoghi più al buio d’Italia.

Stavolta è toccato ad un bus granturismo da 50 posti (per fortuna non tutti occupati) percorrere, non senza rischi, la strada del passo che collega (in estate) provincia di Sondrio e Brescia. Dove è assolutamente vietato il transito ai veicoli superiori alle 3,5 tonnellate. E che a prescindere dal peso non permette il passaggio di mezzi di queste dimensioni in più punti, vedi tornanti e gallerie.
Salito da Ponte di Legno, con a bordo anche un certo numero di passeggeri (20/30), era un mezzo turistico battente bandiera bulgara. Che ancora una volta ha ignorato i cartelli e si è basato su un navigatore, evidentemente, non all’altezza.

Scortato da Anas è riuscito, tra mille difficoltà e con i freni a dir poco consumati, ad arrivare a Santa Caterina Valfurva. Ricordiamo che la strada (e i muri di contenimento) non può sopportare il peso di certi mezzi.

A questo punto però bisogna sperare che, più che sbarre o limitazioni, si concretizzino le voci che parlano di Anas intenzionato a prendere in considerazione l’ipotesi di creare delle piazzole che consentano degli scambi per chi sale il valico in auto, oltre che sistemare il manto stradale. Che necessita di un intervento manutentivo anche a causa dell’aumento del traffico che lo percorre, in particolare negli ultimi due anni

Ricordiamo quanto ci ha dichiarato il comandante della Polizia Locale di Valfurva Pietro Franzini sulla percorribilità della strada.

“La segnaletica verticale è presente sulla ex strada provinciale 29, ora strada statale 300 del passo Gavia, da Bormio a Santa Caterina Valfurva e segnala il divieto ai veicoli superiori alle 3,5 tonnellate. Oltre ai navigatori non aggiornati un autista serio ha l’obbligo di rispettarla per evitare problematiche di sicurezza. Per onore di cronaca il transito con autocarri / bilici non autorizzati negli ultimi anni si è fortemente ridotto grazie al potenziamento della segnaletica, anche se non mancano episodi come quello avvenuto di recente che sono difficili da evitare e, soprattutto, fermare prima dell’inizio della salita se a Santa Caterina Valfurva non si accorge nessuno del transito del mezzo”.

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