Pulisce lo Stelvio
L’attivista ambientale padovano Luciano Strabello e un collega hanno affrontato il leggendario Passo dello Stelvio in bicicletta, trascinando con sé due carretti a mano. Non lo hanno fatto per sport o turismo, ma per raccogliere i rifiuti abbandonati lungo i 25 chilometri e le 48 curve del celebre passo alpino. Una protesta silenziosa contro l’inciviltà di troppi visitatori.
Muniti di pazienza e determinazione, i due volontari hanno percorso la strada fermandosi più volte per recuperare bottiglie di plastica, imballaggi, lattine e mozziconi di sigaretta, arrivando persino a rovistare dietro muretti e terrapieni. L’impresa è stata documentata passo dopo passo sui social.
Strabello, ciclista appassionato, sei anni fa ha fondato l’associazione “Raccoglitori di inciviltà”, che oggi conta circa 150 membri attivi in tutta Italia. “Volevo fare qualcosa di concreto per l’ambiente – racconta – andando in bici mi accorgevo che ovunque erano disseminati rifiuti”.
Un associato l’anno scorso era rimasto scioccato dalla quantità di spazzatura trovata durante un’escursione così hanno deciso di organizzare una raccolta speciale per lanciare un messaggio a ciclisti, motociclisti e automobilisti. Il vero obiettivo è sensibilizzare.
Una mattina di agosto i due attivisti sono partiti da Prato alle sei, arrivando in vetta dopo sette ore e 25 minuti di pedalata e soste, fino ai 2.757 metri del passo. Alla fine hanno riempito due sacchi colmi di rifiuti, tra cui innumerevoli involucri di snack e perfino una piccola sedia recuperata da un ruscello.
L’iniziativa è stata concordata con il centro visite del parco naturale Naturatrafoi, ma condotta interamente in autonomia, senza supporti esterni.