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Dove il treno sfiora il cielo: 115 anni di meraviglia

dove il treno sfiora il cielo 115 anni di meraviglia

Con il suo caratteristico rosso fiammante, il Trenino Rosso del Bernina si impone come una delle ferrovie più affascinanti al mondo: un percorso che attraversa le Alpi, collega l’Italia e la Svizzera e da oltre un secolo incanta viaggiatori di ogni nazionalità. In questo articolo esploreremo la sua storia, il tracciato, le curiosità tecniche, i paesaggi mozzafiato che regala e alcuni consigli pratici per vivere l’esperienza al meglio.

1. La storia del “rosso” che attraversa le Alpi

La linea ferroviaria che oggi chiamiamo Trenino Rosso del Bernina è parte della più ampia linea del Bernina Railway Line, gestita dalla Ferrovia Retica (RhB) in Svizzera.

  • L’apertura ufficiale avvenne nei primi anni del Novecento: la tratta fu inaugurata tra il 1908 e il 1910.

  • Tale linea è “la ferrovia ad aderenza naturale più alta delle Alpi” e raggiunge un’altitudine massima di 2.253 metri sopra il livello del mare.

  • Nel 2008 la linea, insieme alla vicina Albula, è stata inserita nella lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO come “Rhaetian Railway in the Albula / Bernina Landscapes”.

Il nome “Trenino Rosso” deriva naturalmente dal colore distintivo delle sue carrozze, che spiccano con il loro rosso acceso nei paesaggi alpini. 
Nel corso degli anni, pur rimanendo un collegamento reale tra vallate, montagne e comunità, la ferrovia ha assunto un ruolo turistico di primo piano, grazie ai panorami spettacolari e all’ingegneria che lo rende unico.


2. Il percorso: da Tirano a St. Moritz

Il viaggio inizia in Italia, alla stazione di Tirano (provincia di Sondrio) e termina a St. Moritz, in Svizzera. 
Ecco alcuni tratti salienti:

  • Dopo la partenza da Tirano, si passa accanto al Santuario della Madonna di Tirano, e subito la ferrovia sale verso le Alpi attraverso spettacolari viadotti e gallerie.

  • Uno dei punti più iconici è il viadotto a spirale di Brusio, che compie un quarto di cerchio per permettere alla ferrovia di guadagnare altitudine in uno spazio molto ridotto.

  • Si raggiungono le località di Alp Grüm (2.091 m circa), con viste spettacolari sul ghiacciaio e sui laghi alpini.

  • Al passo del Bernina (Ospizio Bernina) si trova il punto più alto della linea con 2.253 m.

  • Da lì la discesa attraverso la Val Poschiavo conduce verso Tirano/St. Moritz alternando paesaggi alpini ad ambienti più dolci e verdissimi.

Il tracciato è lungo circa 60 km tra Tirano e St. Moritz, con pendenze che arrivano fino al 7 % senza uso di cremagliera — un’impresa tecnica notevole.


3. Perché è una ferrovia così speciale

Ci sono vari motivi per cui il Trenino Rosso si distingue:

Ingegneria e tecnica

  • Linea a scartamento metrico (1.000 mm) che affronta pendenze fino al 70 ‰ (significa 70 metri di dislivello ogni 1.000 metri).

  • Non usa cremagliera: malgrado le forti pendenze, si affida alla trazione a normale aderenza.

  • Viadotti, gallerie e spirali sono progettati in armonia col paesaggio, motivo per cui l’UNESCO ha riconosciuto il pregio dell’opera sia tecnico sia paesaggistico.

Paesaggio e ambiente

  • Il tragitto attraversa ambienti alpini di grande bellezza: ghiacciai, laghi alpini, foreste, vallate e alte quote.

  • È un viaggio attraverso stagioni diverse: la neve d’inverno, il verde intenso d’estate, l’autunno con colori caldi.

Patrimonio e storia

  • Come già detto, l’inclusione nella lista UNESCO ne rende il valore universale: “esemplare nell’uso della ferrovia per superare l’isolamento delle comunità delle Alpi centrali…” secondo l’UNESCO.

  • Il collegamento tra Italia e Svizzera, tra culture, lingue e tradizioni alpine diverse, rende il viaggio non solo turistico ma anche culturale.


4. Esperienza di viaggio: cosa aspettarsi

Quando sali su questo treno, preparati ad un’esperienza che va oltre il semplice spostamento:

  • Le carrozze panoramiche, con ampie finestre e spesso sedili orientati verso il panorama, permettono di godere della vista a 360°.

  • Alcune tratte estive offrono vetture “open‑top” o con lati scoperti per respirare l’aria alpina.

  • Il ritmo della locomozione è rilassato: si contano gli scorci, le curve, i laghi improvvisi, la natura che appare quasi all’improvviso.

  • Consigli utili: scegli un posto sul lato est (verso valle o montagna) in base alla direzione per godere al massimo delle viste, porta con te abbigliamento adatto (anche in estate: alta quota = aria più fresca), macchina fotografica pronta.

  • Segmenti da non perdere: la vista sul Piz Bernina dal passaggio a Ospizio Bernina, il viadotto di Brusio, l’attraversamento del lago di Poschiavo.


5. Consigli pratici per vivere al meglio il viaggio

Ecco qualche suggerimento per pianificare bene il tuo viaggio sul Trenino Rosso:

  • Prenota con anticipo i posti migliori, soprattutto se vuoi le carrozze panoramiche o “open top”.

  • Controlla orari e stagionalità: anche se è attivo tutto l’anno, certi convogli o carrozze speciali possono avere disponibilità limitata.

  • Considera il tempo che vuoi dedicare al viaggio: se vuoi fermarti nei paesi lungo la linea (es. Poschiavo) potresti tornare indietro o proseguire in giornata.

  • Verifica le condizioni meteo in montagna: nebbia o maltempo possono influire sulla vista.

  • Porta con te documenti per eventuali controlli di frontiera (la linea attraversa Italia e Svizzera).

  • Se sei appassionato di fotografia o panorami, considera un viaggio durante l’autunno: colori caldi, luce particolare, atmosfera unica.


In più di 115 anni il Trenino Rosso del Bernina ha saputo trasformarsi da semplice collegamento montano in una vera leggenda ferroviaria, simbolo di ingegno umano, bellezza naturale e viaggio lento. Se cerchi un’esperienza che unisca mobilità, natura e storia, questo è uno dei percorsi imperdibili delle Alpi.

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